Ha preso il via oggi, nella sala conferenze della Biblioteca Italo Calvino, il percorso di co-programmazione del Sistema di Accoglienza e Integrazione della Città, il meccanismo atto a garantire, oltre a vitto e alloggio, anche misure complementari quali informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico alle persone richiedenti asilo e rifugiate.
L’incontro è stata occasione per iniziare i lavori di analisi sui bisogni delle persone beneficiarie del Sistema e favorire la partecipazione attiva del Terzo settore alle scelte strategiche in vista della nuova progettazione degli interventi per il triennio 2026-2028.
«Nel corso dei 24 anni di esperienza del Sistema di Accoglienza e Integrazione, Torino e la rete degli enti del terzo settore specializzati hanno maturato una grande competenza nel campo dell’accoglienza di persone richiedenti asilo e rifugiate – ha dichiarato l’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli -. Oggi, grazie agli strumenti dell’amministrazione condivisa, vogliamo valorizzare l’intelligenza collettiva che viene dal privato sociale e dalla rete dei partner istituzionali della Città per innervare di elementi di innovazione la nuova progettazione degli interventi del Sistema. In una fase storica segnata da egoismi e chiusure, la Città di Torino continua a investire su condivisione e solidarietà ».
Tra i partecipanti, selezionati attraverso un Avviso pubblico di manifestazione di interesse, si sono registrati 56 enti privati. Oltre a questi hanno preso parte gli enti pubblici più coinvolti nell’ambito dell’accoglienza e dei servizi resi alla popolazione straniera, gli enti di ricerca, le fondazioni di origine bancaria cittadine e le parti sociali. L’alta partecipazione, unita alla portata degli obiettivi, pongono il percorso di co-programmazione avviato oggi come una sorta di “stati generali dell’accoglienza in Città”.
I lavori hanno compreso interventi di presentazione, momenti interattivi e di confronto sulle tematiche dell’accoglienza e dell’integrazione delle persone richiedenti asilo e rifugiate.
I successivi incontri si svolgeranno per gruppi tematici, mentre la chiusura del percorso avverrà entro la fine del mese di maggio 2025 con una nuova seduta plenaria e la redazione di un documento finale che sarà funzionale a contribuire alla definizione della nuova progettazione degli interventi S.A.I. per il prossimo triennio.
Alcuni numeri
Il SAI di Torino – il terzo per importanza in Italia – ha 753 posti di accoglienza, di cui 605 nella categoria “ordinari” (per adulti e nuclei familiari), 36 nella categoria “DM-DS” (cioè per persone con disagio mentale e disabilità) e 112 per minori stranieri non accompagnati (in attesa di ampliamento di ulteriori 24 posti).
Il finanziamento complessivo erogato dal Ministero dell’interno ammonta a circa 14,5 milioni di Euro all’anno.
Nel 2024 sono stati 960 i beneficiari accolti per la categoria “ordinari”, 59 per la categoria “Dm/Ds” e 224 in quella “MSNA”.

