di Mauro Marras
Torino è una delle nove città finaliste tra le quali, oggi pomeriggio a partire dalle 14,30, sarà scelta la Capitale Europea dell’Innovazione 2016. La Commissione Europea ha comunicato la rosa delle pretendenti nello scorso mese di gennaio, frutto di una selezione tra le decine che hanno presentato la loro candidatura.
Dopo il successo nel 2014 della prima edizione dell’European Capital of Innovation Award, la Commissione Europea ha infatti lanciato nei mesi scorsi una seconda edizione per celebrare la città europea che sta costruendo il migliore “ecosistema di innovazione”, connettendo abitanti, amministrazioni pubbliche, scuole e imprese, con l’obiettivo di aiutare la città a riuscire al meglio negli sforzi in questa direzione.
Torino è in competizione con Amsterdam, Berlino, Eindhoven, Glasgow, Milano, Oxford, Parigi e Vienna.
Le città vengono giudicate sia sulla base delle iniziative già effettuate, sia sulla base delle loro idee per migliorare la capacità di innovazione per il futuro.
La città di Torino è stata inserita nella rosa ristretta delle pretendenti in particolare per quell’approccio e quella cultura dell’open innovation che ne sta caratterizzando le politiche di innovazione dell’amministrazione: si parla di processi e strumenti integrati e di collaborazione attraverso una serie mirata di iniziative di innovazione, co-sviluppato dal Comune.
Si inseriscono quindi in tal senso iniziative come Innova.TO, concorso interno riservato ai dipendenti pubblici per innovare la PA dall’interno, come Torino Social Innovation – FacilitO, un programma di accompagnamento e finanziamento di startup ad impatto sociale, o come Open Incet, il primo centro italiano di “innovazione aperta” dove attori pubblici e privati collaborano insieme per risolvere le sfide sociali.
Accanto a questi si aggiunga la costante attenzione per diffondere l’uso strategico degli appalti pubblici (public procurement), su cui l’amministrazione si è vista già riconoscere un ruolo di primo piano, grazie a ben tre progetti europei comunitari vinti, e alle nuove forme e modalità di partecipazione, come nel caso del progetto WEGOVNOW, con cui la città ha vinto un bando Horizon2020.
Il primo premio consiste in un finanziamento di 950.000 euro, il secondo premio di 100.000 euro, il terzo premio di 50.000 euro.
Carlos Moedas, Commissario per la Ricerca, la scienza e l’innovazione, ha dichiarato: “La gara sarà dura oggi e i risultati eccezionali delle nove città finaliste sono una fonte d’ispirazione per le altre. Sono fulgidi esempi di come le città possono sfruttare l’innovazione per migliorare la vita delle persone e il funzionamento delle imprese.”