Fino a domenica all’Inalpi Arena si sfidano i migliori fiorettisti al mondo

Con le prime gare di qualificazione ha preso il via ieri la quattordicesima edizione del Grand Prix FIE di fioretto maschile e femminile che ha visto scendere per prime in pedana le donne. Tra di loro anche la vice campionessa olimpica e oro a squadre di Londra 2012 e pluricampionessa mondiale e europea Arianna Errigo che ha dovuto conquistarsi l’eccesso al tabellone finale dopo aver perso posizioni nel ranking mondiale a causa dello stop dalle competizioni a cui l’ha costretta la gravidanza. Domani l’azzurra si giocherà la vittoria finale assieme alle sue compagne Alice Volpi, Martina Favaretto, Francesca Palumbo e Martina Batini. “Ieri ho ottenuto una qualificazione non scontata – ha esordito Arianna Errigo –. Confesso che è stata dura perché sono stati tutti assalti molto tirati. Domani spero di raccogliere i punti che mi permetteranno di accedere al tabellone principale nelle prove di Coppa del Mondo. E’ stato faticoso rientrare dopo otto mesi e mezzo, ma mi sono rimessa a lavorare duramente e adesso la mia famiglia mi segue quasi ovunque. Domani vediamo come andrà, comunque qui a Torino tutte le avversarie sono competitive”.


Spazio anche ai fiorettisti Filippo “Chicco” Macchi e Tommaso Marini che davanti ai giornalisti hanno fatto il punto su questo inizio stagione e sui prossimi Giochi Olimpici di Parigi. “Fortunatamente dopo l’intervento alla spalla sono rientrato in tempi brevi e a dicembre, seppur non al 100%, ho disputato la mia prima gara – ha sottolineato Tommaso Marini – . Ero convinto di poter tornare competitivo e a Parigi dove spero di poter far bene, ma soprattutto voglio godermi ogni istante”.
Con i suoi ventitré anni Filippo Macchi è il più giovane della squadra di fioretto maschile, pronto a ascoltare e osservare i suoi compagni più esperti come il leader Daniele Garozzo, ma le sue parole alla vigilia sono già più di una promessa: “Qui a Torino ho delle buone sensazioni e sono consapevole delle mie qualità”.
Marco Aceto