di Raffaela Gentile
Il cerchio si chiude laddove tutto iniziò: il Palavela. Con la presentazione ufficiale della candidatura, l’avventura di Torino Capitale Europea dello Sport prese il via il 21 febbraio del 2012, proprio nello stesso impianto olimpico dove venerdì prossimo ci sarà la cerimonia d’apertura dell’anno dello sport targato Europa. Anche allora una festa-evento, che coinvolse le istituzioni nazionali e locali, i campioni nelle discipline olimpiche e paralimpiche, le Federazioni, le Associazioni e gli Enti di promozione sportiva, presentò la vocazione sportiva di Torino, in un susseguirsi di immagini d’epoca ed emozioni più recenti. In quell’occasione, alla presenza del Ministro dello Sport, Piero Gnudi, della Deputata del Parlamento Europeo, Silvia Costa e del Presidente dell’Aces Europe, Gian Franco Lupattelli, il Sindaco, Piero Fassino e l’Assessore allo Sport della Città, Stefano Gallo presentarono la candidatura della Città: un “Progetto comune” per rivivere lo spirito olimpico, per attrarre, da un lato, le grandi competizioni sportive del circuito mondiale e, dall’altro, non meno importante, per promuovere lo sport per tutti, nella consapevolezza che l’attività sportiva e il movimento in generale è un fattore di coesione sociale, di integrazione e di miglioramento della qualità della vita. I torinesi risposero con grande entusiasmo e applaudirono l’esibizione dei pattinatori Giada Russo, Ilaria Nogaro, la coppia Camilla Pistorello e Andrea Vaturi, e gli artisti della FLIC, la Scuola di Circo della Reale Società Ginnastica di Torino. I mesi che seguirono quell’evento furono tutti dedicati alla preparazione del dossier della candidatura, il quale venne consegnato dal Sindaco Fassino e dall’Assessore allo Sport Gallo il 2 luglio 2012. Alla Commissione Aces, che visitò gli impianti cittadini nel settembre dello stesso anno, vennero anche illustrate le politiche sportive della Città.