Un hospice al Regina Margherita

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di Mariella Continisio

Il mare, le onde, i pesci dipinti sulle pareti, ma anche raccolti in un acquario che ne ospita 250 di 6 specie originari di Africa e Sudamerica. L’acqua, dunque, che meglio di altri elementi trasmette una sensazione di benessere e tranquillità. E’ questa l’Isola di Margherita, inaugurata questa mattina all’ospedale infantile. Si tratta di una struttura di 700 metri quadrati con sei camere singole – predisposte per accogliere i bambini con patologie oncologiche in fase avanzata e le loro famiglie – realizzata all’intero del Regina Margherita.

Molti gli spazi comuni: un’area di svago, gioco e lettura all’ingresso del nuovo reparto attrezzata con una piccola biblioteca, la cucina ad uso dei genitori e una sala confortevole dove rifugiarsi.

Ogni camera, identificata da un simbolo marino che la caratterizza anche cromaticamente, dispone di un salottino, di un bagno privato e, accanto al letto del piccolo, una poltrona-letto per i familiari. Gli arredamenti sono stati studiati (dallo Studio Miroglio & Lupica Architetti Associati insieme ad altri) per camuffare il più possibile gli strumenti ospedalieri, celandoli così agli occhi dei giovani pazienti.

Si tratta del primo hospice italiano costruito all’interno di un ospedale. Intervenendo all’inaugurazione il Sindaco ha sottolineato come per curare un bambino siano indispensabili l’affetto e l’amore di tanti, ma non solo. Fondamentale è anche l’ambiente che li circonda e, questa struttura, offre calore. Il primo cittadino ha anche ringraziato i promotori.

La struttura è stata realizzata dall’ ADISCO (Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale) con il contributo della Compagnia di San Paolo.

A partire dal 1997 l’associazione ha raccolto oltre 10milioni di euro che sono stati utilizzati per la creazione di due reparti all’interno dell’Infantile: un day hospital (inaugurato nel maggio 2013) e l’Isola di Margherita.