Giubileo della Misericordia: aperta al Santuario della Consolata una nuova Porta Santa

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di Mauro Gentile

Nel giorno della festa della Consolata e per l’Anno del Giubileo della Misericordia, l’arcivescovo Cesare Nosiglia ha aperto una nuova Porta Santa nel Santuario dedicato alla patrona della diocesi di Torino. La quarta aperta nella diocesi di san Massimo dopo quelle della Cattedrale, della chiesa Grande del Cottolengo e del carcere minorile “Ferrante Aporti”.
Nosiglia, nell’omelia della messa celebrata nel Santuario della Consolata, ha ricordato la necessità di non coltivare esclusivamente i propri interessi, ignorando quelli del resto della comunità, e ha anche invitato a non temere ciò che è diverso per non trasformarlo in barriera nei rapporti tra le persone.
“L’amore – ha detto il presule –  esige che siano i bisogni del prossimo a regolare l’impegno umano e anche finanziario, non le concrete possibilità calcolate a partire da quello che è nostro e di cui disponiamo per noi stessi. In questa visione cristiana dei rapporti reciproci, l’altro, fosse anche il nemico, lo straniero, l’avversario è sempre considerato un fratello, non una minaccia alla propria libertà. La diversità – ha aggiunto l’arcivescovo – non è considerata una barriera che chiude dentro un cerchio ristretto di relazioni con “chi è dei nostri”, ma un’opportunità di conoscere, creare nuove possibilità di vita anche sociale, rendere possibile un futuro migliore, solidale e pacifico per tutti”.