Politiche d’integrazione, Torino al quinto posto in Europa

Nell’analizzare le politiche interculturali di 34 città europee con più di duecentomila abitanti, il Consiglio d’Europa ha inserito Torino al quinto posto per la buona capacità d’integrazione tra le diverse culture.

Il risultato emerge da una ricerca che prende in esame le politiche di integrazione adottate nelle aree urbane dal 2011. Torino – unica città italiana –  è preceduta da Oslo, Zurigo, Copenhagen e Amburgo.DSC_3806

Torino mette in campo un ventaglio ampio di servizi che tiene conto delle necessità e delle sensibilità culturali degli immigrati originari dei diversi Continenti. Dalla ristorazione scolastica che propone menu rispettosi delle diverse diete alle strutture sportive, dagli uffici municipali multilingue ai servizi funerari rispettosi delle tradizioni multireligiose. Si tratta di politiche d’integrazione che passano anche attraverso l’economia con sportelli che valorizzano le opportunità commerciali per gli stranieri con consulenza e formazione. Le molteplici iniziative varate in questi anni a favore degli oltre 170 mila nuovi torinesi fanno della città una concreta metropoli multiculturale: “Torino promuove interculturalità in ogni spazio dalle biblioteche ai musei, dalle piazze alle strade, dalle Case dei Quartiere ai centri per i giovani e le strutture polisportive. Abbiamo investito, in questi anni, intelligenza e lungimiranza politica, risorse sociali ed economiche, attenzione ai processi di cambiamento della nostra città consapevoli che soltanto una comunità coesa, inclusiva e rispettosa delle diversità culturali è capace di affrontare le sfide del futuro – sottolinea l’assessore comunale responsabile per le politiche di integrazione. Questo riconoscimento del Consiglio d’Europa ci lusinga e conferma che integrare e includere è il modo giusto per governare fenomeni complessi e ineludibili”.

E’ visibile e apprezzabile il fatto che la città sia migliorata negli ultimi 5 anni in quasi tutti i campi di indagine: mediazione, insegnamento delle lingue, media, outlook internazionale, competenze intelligenti, educazione, rigenerazione dei quartieri, business e mercato del lavoro, vita sociale, civile e miglioramento degli spazi pubblici.