25 Marzo: Giornata del lavoro “smart”

di Eliana Bert

Per un giorno, mercoledì 25 marzo, i lavoratori di enti pubblici e imprese potranno provare l’esperienza dello smart work, scegliendo liberamente il luogo in cui lavorare: al bar, a casa, in palestra, nei parchi.

L’opportunità è offerta dalla seconda Giornata del Lavoro Agile organizzata dal Comune di Milano e alla quale la Città di Torino ha deciso di aderire per il secondo anno consecutivo.

La prima edizione dell’iniziativa si era tenuta nell’area metropolitana di Milano il 6 febbraio 2014 e aveva visto l’adesione di più di 100 tra aziende ed enti, permettendo ai lavoratori e alle lavoratrici che vi avevano partecipato di risparmiare circa 2 ore in un giorno e riducendo dell’1% l’inquinamento del traffico stradale a Milano, pari a 32 tonnellate circa di anidride carbonica.

L’anno scorso– spiega Elena Miglia, responsabile del progetto del telelavoro del Comune di Torino – abbiamo aderito all’iniziativa milanese tramite i dipendenti già in telelavoro quest’anno, invece, si è scelto di ampliare il valore dell’iniziativa lasciando ai singoli dirigenti la possibilità di individuare persone idonee a questa giornata di sperimentazione”.

Non bisogna dimenticare, a tal proposito, che il Comune di Torino ha iniziato a sperimentare il telelavoro nel 2013 e che, attualmente, sono quarantadue i dipendenti di Palazzo Civico che possono svolgere il lavoro d’ufficio tra le mura domestiche.

Il progetto ‘Telelavoro.to.com’ – afferma Gianguido Passoni, assessore al Bilancio del Comune di Torino – ci ha consentito di introdurre nella macchina comunale forme di organizzazione del lavoro più flessibili, che hanno permesso ad alcuni nostri dipendenti di conciliare meglio impegni lavorativi e carichi familiari e, allo stesso tempo, di garantire maggiore efficienza in quei servizi che hanno fatto ricorso al lavoro a distanza e, più in generale, di contribuire ad assicurare un livello più alto di sostenibilità ambientale”.

Grazie alle nuove tecnologie lo smartworking rappresenta una risorsa sempre più apprezzata in chiave di sostenibilità urbana, anche se in Italia è ancora poco diffuso.

Il tema dello smart working è quindi al centro dell’attenzione da parte di un numero sempre crescente di aziende. Alcune lo stanno già utilizzando in maniera significativa, anche avendo definito accordi aziendali, alcune lo stanno sperimentando, molte lo stanno valutando e studiando.

L’obiettivo della partecipazione della Città di Torino al progetto milanese – conclude Elena Migliaè quello di promuovere le opportunità e i vantaggi dello smart work anche in un’ottica di produttività e di benessere organizzativo”.