Il diritto del minore alla bigenitorialità

di Mariella Continisio

In occasione del decennale della legge 54/2006 sull’affidamento condiviso, si è svolto questa mattina a Palazzo Civico un convegno su “Il diritto del minore alla bigenitorialità nell’arco di dieci anni”.

Nel corso dell’incontro sono stati trattati gli ambiti applicativi della legge in Italia e in Europa e le misure volte alla tutela del minore alla luce delle esperienze maturate in questi dieci anni.

Il convegno è stato organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale e  dall’associazione “Crescere Insieme” , in collaborazione delle Associazioni Gesefi, Pasef e papà separati ed è patrocinato dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte.

Giovanni Porcino, presidente del Consiglio comunale di Torino, che ha portato i saluti della Città, è stato il promotore di una mozione “Misure a favore della bigenitorialità – istituzione di apposito registro presso l’Urp e predisposizione del relativo regolamento comunale” che, nei prossimi giorni, passerà al vaglio del Consiglio Comunale. E’ un atto di indirizzo che impegnerà la città a istituire, come già proposto in altre città italiane, un registro per la bigenitorialità negli uffici dell’Urp, al quale anche uno solo dei genitori potrà iscrivere il proprio figlio anche se l’altro coniuge vive in una casa diversa.

“Il principio della bigenitorialità – ha sottolineato Porcino – promuove la pratica dell’affido condiviso come tutela del benessere dei minori a continuare a ricevere cure, educazione ed affetto da entrambi i gentitori”.

Il registro consentirà a chiunque lavori con i minori sia in campo socio-sanitario, sia in quello scolastico di inviare ad entrambi i genitori copie delle comunicazioni che riguarderanno le prestazioni sanitarie, la firma della pagella, l’iscrizione scolastica o i centri estivi.  Sarà disciplinato da un regolamento e costituirà  “un segnale di attenzione e di civiltà nei confronti delle persone e delle famiglie che si trovano in condizioni disagiate, ma, soprattutto, dei bambini e delle bambine che troppo spesso subiscono passivamente e ad attenuare i risentimenti, abbassare la conflittualità, eliminando squilibri legati all’essere o no genitore co-residente” recita la proposta di mozione.

La bigenitorialità è il principio etico in base al quale un figlio mantiene il legittimo diritto ad avere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori, anche nel caso di separazione o divorzio” ha precisato Marino Miglietta, presidente nazionale dell’associazione Crescere Insieme e consulente parlamentale. “Non si può decidere su chi sarà il genitore prevalente o definire chi dei due genitori dovrà contribuire economicamente – ha continuato -. La legge dice cose diverse. Per questa ragione vogliamo rivolgerci al Parlamento affinchè la norma sia adeguata ai contenuti. Chiediamo alla Città di Torino, come ad altri comuni, di trasmettere istanze popolari che sappiano tradurre il malessere, il disagio provato da molti genitori”.