Il giro dell’opera in quattro sere

di Patrizia Ballardini, in collaborazione con la redazione di TorinoClick

Chi ben comincia è a metà… dell’Opera!

The Best of ItalianOperaDa questa sera la maratona estiva The Best of Italian Opera porterà in scena quattro delle più amate e famose opere liriche italiane (La bohème, Il barbiere di Siviglia, La traviata e Norma), Torino e il suo Teatro Regio possono dirsi sicuramente soddisfatti sia in termini di partecipazione e gradimento, sia di organizzazione: la prevendita ha già sancito il successo dell’iniziativa e ci si aspetta il tutto esaurito.

The Best of Italian Opera, rassegna estiva dedicata al grande pubblico dell’Expo Universale, si avvantaggia di un modello organizzativo non consueto nei teatri italiani, grazie al quale, come avviene nei teatri di New York, San Pietroburgo, Vienna, Mosca, tutte le sere è possibile vedere uno spettacolo diverso, anziché lo stesso per molti giorni consecutivi.

Le scene, al Regio, sono state montate in modo da poter coesistere contemporaneamente: La bohème sul lato sinistro del palcoscenico, il Barbiere di Siviglia sul lato destro, Norma è appesa sopra al palco, e La traviata è in scena. Alla fine di ogni rappresentazione, per 16 notti su 18 (tra il 9 e il 26 luglio)  i macchinisti lavorano alacremente per allestire la scena dell’opera in programma il giorno dopo.

Questa organizzazione, come si diceva, tipica delle grandi capitali mondiali, permette di sposare in modo ottimale cultura e turismo attirando non solo i piemontesi, ma il grande pubblico italiano e mondiale dell’Expo che in poco più di mezz’ora può, da Milano, raggiungere la nostra città. La riuscita di questa iniziativa pone Torino e il Regio a livello internazionale.

Scrive Stefano Catucci sul numero di giugno-luglio 2015 della rivista online Sistema Musica: “Se il Regio riuscirà ad affermare il ruolo delle istituzioni italiane nel promuovere e nel difendere la sua cultura e la sua musica, si potrà forse parlare di un piccolo modello per l’opera a venire, una maniera di produrre spettacoli che tenga conto precisamente di quel suo speciale timbro “doc”, in grado di accompagnare non soltanto una strategia commerciale, ma anche una visione culturale, un’idea dell’opera lirica come risorsa del nostro paese”.

Bastano pochi numeri per dare l’idea di cosa significhi allestire un’opera diversa ogni giorno per un totale di sedici recite: 13 camion rimorchio per trasportare le scene; circa 455 costumi, 600 paia di scarpe, 400 parrucche, 300 oggetti di scena; 20 metri cubi di legno, 11.800 metri quadri di legno e tela dipinti, 1220 kg di colore utilizzati per la realizzazione, made in Regio, delle scene delle quattro opere. E poi più di 300 le persone coinvolte tra Direttori d’orchestra (4), solisti (37), Professori d’orchestra, coristi, comparse, mimi e ballerini, scenotecnici e tecnici di palcoscenico, maestri collaboratori, sarte,  direttori di scena, parrucchieri e truccatori, maschere, tecnici di manutenzione.

Che altro resta? Comprare il biglietto e godersi lo spettacolo!