Monitoraggio e controllo del Parco Sempione: un altro arresto della Polizia Municipale

È passato poco più di un mese dall’intervento di pulizia effettuato al Parco Sempione dal Comune e dalla Polizia Municipale per contrastare lo spaccio e la prostituzione. In quell’occasione erano stati rimossi alcuni accampamenti improvvisati e potati i rami più bassi di alberi e cespugli, al fine di consentire un miglior controllo da parte delle forze di Polizia.

Qualche giorno dopo, la Polizia Municipale aveva arrestato due uomini di origine marocchina per spaccio di sostanze stupefacenti e oggi, durante il monitoraggio quotidiano del parco dal lato prospiciente via Cigna, gli stessi uomini del ROS (Reparto Operativo Speciale) si sono avvicinati per controllare un uomo di origine africana che si aggirava con fare sospetto in mezzo ad altri individui, lasciando pensare ad un’attività illecita in essere.

Gli agenti hanno chiesto all’uomo di fermarsi e fornire i documenti, ma questo si è tenuto a distanza nel tentativo di trovare una via di fuga. Poi, sentendosi braccato dai quattro agenti, ha raccolto una bottiglia di vetro da terra e si è scagliato violentemente contro due dei civich intervenuti. L’intervento immediato e coordinato dei quattro agenti del ROS ha consentito di bloccare a terra e immobilizzare l’uomo, che successivamente è stato trasportato nei locali di sicurezza del Comando Generale di via Bologna per l’identificazione.

Si tratta di un ventisettenne originario del Mali con precedenti importanti per furto e rapina e altri tre arresti alle spalle. Gli accertamenti effettuati dagli agenti hanno evidenziato anche una dipendenza dall’uso di crack, sostanza stupefacente di cui l’uomo non è risultato in possesso al momento del fermo, ma che con il comportamento particolarmente aggressivo durante la permanenza presso le camere di sicurezza ha lasciato presagire a un recente utilizzo.

Il giovane è stato arrestato per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per detenzione di oggetti atti ad offendere, ed è stato condotto alla Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” in attesa del processo per direttissima.