Otto storie poco standard al jazz festival

di Giulia Conte studente Dams, in collaborazione con la redazione di Torino Click

Per la prima volta durante questa edizione del festival,  si mescolano su un palco, quello del Teatro Gobetti, musica e teatro.

Monica Demuru è colonna portante di questo spettacolo un po’ reading, un po’ concerto e un po’ spettacolo teatrale. Questo è un avvincente racconto fatto di suoni e parole, elaborato a partire dal libro del musicologo Luca Bragaglini, Storie poco standard (EDT).

Monica, accompagnata dal contrabbassista Lello Pareti e dal batterista Alessandro Marzi, per la regia di Annalisa Bianco, crea uno spettacolo con sonorità e scenografia minime, nel quale le storie affascinanti e sorprendenti di alcuni degli standard jazz più famosi della storia, sono i protagonisti. Da Over The Rainbow a Georgie on my mind a My favourite things e Nature Boy.

Come sappiamo, dietro ogni standard jazz si nasconde una storia, nessuno di quei pezzi è nato per caso, e forse proprio grazie a questi racconti, che la Demuru narra meravigliosamente, questi standard, già famosi, ci rimangono impressi nella mente e usciti dal teatro non possiamo fare  a meno di canticchiarli o fischiettarceli ancora. Ogni standard quindi ha una storia da raccontare, che contestualizzata fa si che il pezzo diventi ancora più poetico cosi come poetica è la voce di Monica Demuru, delicata e capace di declinarsi in mille modi diversi a seconda dell’interpretazione più adatta allo standard. Una presenza scenica importante quella della Demuru e dei suoi musicisti, che alternando momenti di reading a momenti musicali hanno allietato il pubblico, ancora una volta sopreso e soddisfatto da questo spettacolo della programmazione del Torino Jazz Festival.