“Abbiamo un mondo in Comune”. La Città premia la cooperazione internazionale al Salone

Un riconoscimento per progetti e buone pratiche innovative nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo. È il premio “Abbiamo un mondo in Comune” che la Città di Torino istituisce a partire da quest’anno in memoria di Aurelio Catalano, Maurizio Baradello e Anna Tornoni, tre suoi dirigenti prematuramente scomparsi, protagonisti della scena pubblica torinese e determinanti con il loro lavoro per lo sviluppo di attività di solidarietà internazionale e iniziative per la pace.

La premiazione dei vincitori si è svolta oggi pomeriggio, allo stand della Città di Torino nell’ambito del Salone internazionale del libro.

A consegnare il riconoscimento sono stati il sindaco Stefano Lo Russo, la vicesindaca Michela Favaro ed Egidio Dansero Vicerettore vicario per la Sostenibilità e la cooperazione allo sviluppo dell’Università di Torino e presidente della giuria del Premio.

“Questo premio -ha commentato il Sindaco Stefano Lo Russo– è importante per chi lo riceve e perché queste tre persone hanno rappresentato l’essenza stessa di cosa deve essere la pubblica amministrazione: fare bene il proprio lavoro e nell’interesse pubblico. Chi, come me, ha avuto la possibilità di incontrarli e lavorare con loro ha potuto apprezzarne oltre alle competenze professionali anche le doti umane di lealtà e spirito di adesione all’interesse pubblico. Aurelio Catalano ha dato grande impulso al settore della cooperazione internazionale, Maurizio Baradello ha proseguito questo impegno ed è stato per me nel corso del mio percorso amministrativo un consigliere prezioso. Senza Anna Tornoni non sarebbe mai stato possibile iniziare la registrazione dei figli delle coppie omogenitoriali. Congratulazioni perciò ai premiati per il loro impegno e perché contribuiscono a portare avanti la preziosa eredità di Aurelio, Maurizio e Anna”.

Tre le sezioni del premio, che si propone anche di diffondere una cultura della cooperazione internazionale e territoriale coerente con l’Agenda 2030, in particolare con l’obiettivo “Città e comunità sostenibili.

Il premio Aurelio Catalano è rivolto a Ong con sede legale in Italia che si siano distinte per iniziative di cooperazione allo sviluppo (emergenza, ricostruzione, assistenza, sviluppo sostenibile). Ad aggiudicarselo, l’associazione Movimento per l’autosviluppo, l’interscambio e la solidarietà – M.a.i.s. Ong con il progetto AmbientAcciones (Quetzaltenango, Guatemala), cofinanziato dall’Unione Europea, che mira a promuovere la partecipazione attiva della società civile nell’attuazione di politiche pubbliche per lo sviluppo sostenibile del territorio con particolare attenzione ai temi dell’inclusione sociale, della gestione dell’acqua e della sicurezza alimentare.

Il premio Maurizio Baradello è invece rivolto agli enti locali italiani meritevoli di iniziative di cooperazione territoriale. Il vincitore è il Comune di Gualdo Tadino (Pg) con il progetto Hub particolar (L’Habana, Cuba) che intende supportare le istituzioni locali e la popolazione di Cuba attraverso servizi di formazione professionale destinati a includere le comunità locali in un processo di sviluppo integrato e sostenibile, con particolare attenzione alle fasce vulnerabili e all’imprenditoria femminile, prevedendo anche l’acquisto di macchinari per laboratori artigianali.

Il premio Anna Tornoni è infine rivolto a enti pubblici o privati, non solo del settore no profit, con sede legale in Italia, che abbiano messo in atto iniziative di finanza sostenibile, economia circolare, microcredito o altre forme di cooperazione economica. Quest’ultimo è stato assegnato all’organizzazione di Volontariato internazionale per lo sviluppo (Vis) con il progetto Start your business! (Betlemme, Territori Palestinesi). Finalità principale del progetto quella di favorire una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile in Palestina sostenendo lo sviluppo di un ambiente favorevole alla nascita di start-up e alla crescita di imprese.

La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al progetto Senegal circolare, presentato dall’Ong L.v.i.a. e al progetto Engim Piemonte ETS.

Note biografiche

Aurelio Catalano è stato dirigente della Regione Piemonte, direttore generale della Provincia di Torino e direttore della Divisione Politiche giovanili e Cooperazione internazionale e Pace della Città di Torino dal 2001 al 2004. Ha posto le basi per una nuova stagione di relazioni internazionali orientata alla cooperazione città-città, favorendo accordi di partenariato con Scutari (Albania), Breza (Bosnia), Campo Grande e Salvador de Bahia (Brasile), Ouagadougou (Burkina Faso), Praia (Capo Verde) e Kragujevac (Serbia). Insieme ad altri attori della cooperazione operanti a Torino è stato un dinamico promotore del programma ‘100 città per il Brasile’, nato per appoggiare le politiche di decentramento amministrativo attraverso una rete di istituzioni locali italiane e brasiliane.

Maurizio Baradello, successore di Aurelio Catalano, ha guidato il Settore Cooperazione internazionale e Pace dal 2004 al 2015, quando ha iniziato il suo impegno di parlamentare presso la Camera dei Deputati. Ha ampliato le partnership istituzionali e dato impulso all’organizzazione di grandi eventi di cooperazione e per la pace: dalla Tregua Olimpica (2005) sino al Forum mondiale sullo sviluppo locale dell’UNDP organizzato a Torino nel 2015, trasformando un partenariato essenzialmente basato sui Tavoli-città (luoghi di concertazione tra organizzazioni della società civile, aziende partecipate, enti locali) in un’azione legata a progetti cofinanziati da istituzioni regionali, nazionali ed europee, direttamente gestiti dalla Città di Torino in qualità di capofila o di partner pubblico. Anche nel periodo in cui ha diretto il Comitato Ostensione Sindone ha sempre avuto a cuore le possibili sinergie tra i due ambiti, arrivando a promuovere progetti di cooperazione allo sviluppo in partenariato con la Custodia di Terra Santa.

Anna Tornoni ha diretto il Settore Cooperazione internazionale e Pace dal 2017 al 2020, dopo averlo precedentemente seguito, sotto il profilo amministrativo-contabile, in qualità di dirigente, e poi di direttrice, dei Servizi finanziari. Ha unito competenza e professionalità a una spiccata capacità di relazionarsi con le persone, assumendo incarichi di vertice in molte Divisioni dell’amministrazione comunale (finanze, appalti, decentramento, politiche giovanili e pari opportunità). La sua ultima missione è stata nei Territori Palestinesi, dove ha guidato una delegazione per il monitoraggio di un importante progetto Torino-Betlemme sulle energie rinnovabili. Il premio è dedicato a lei e alla sua visione in materia di sostenibilità finanziaria come fattore di sviluppo sostenibile, ed è destinato agli attori della cooperazione che hanno elaborato progetti innovativi e di impatto nel campo della finanza sostenibile, economia circolare, micro credito e ogni altra forma di cooperazione economico-finanziaria.