Cantieri scuola nei beni confiscati. Protocollo d’intesa tra Città e F.S.C. Torino

La Città di Torino e F.S.C. Torino (Formazione, Scuola, Sicurezza), hanno sottoscritto questa mattina un Protocollo d’Intesa per la promozione e la creazione di opportunità ed esperienze formative dirette a favorire lo sviluppo delle conoscenze e delle capacità tecniche degli allievi del corso per Operatore Edile realizzato da F.S.C. Torino al fine di agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro.

Il Protocollo dà così l’avvio ad un progetto pilota che prevede la realizzazione presso gli immobili confiscati di “cantieri scuola” per piccoli interventi di manutenzione ordinaria e il rinnovo di finiture. Il primo cantiere scuola sarà realizzato in un appartamento sito in corso Lecce di circa 130 metri quadrati che diventerà una casa per giovani stranieri in cammino per iniziare la vita autonoma. Il cantiere impegnerà inizialmente 8 ragazzi e successivamente, a rotazione altri 20, di età compresa tra 14 e i 18 anni. L’iniziativa si potrà estendere anche ad altri beni confiscati.

La Città di Torino, infatti, è assegnataria di 15 unità immobiliari ubicate sul proprio territorio confiscate alla criminalità organizzata e intende promuovere e valorizzare questi beni per farne strumenti di promozione, crescita e rafforzamento della cultura della legalità, della giustizia sociale e della solidarietà, nonché di offerta di nuove opportunità di sviluppo economico e culturale, attraverso la trasformazione dei beni confiscati in luoghi di crescita personale e aggregazione della cittadinanza.

L’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) ha assegnato alla Città nel mese di agosto un immobile di circa 85 mq in via Bardonecchia e, a inizio novembre, un grande immobile di circa 1000 mq nei pressi di via Lanzo noto come Castelletto di Bramafame.

Per altri immobili è già in corso l’iter amministrativo necessario all’acquisizione.

F.S.C. Torino è l’Ente bilaterale del Settore edile di Torino che si occupa della formazione e addestramento di ragazzi con licenza media.

Nel Protocollo è inoltre previsto l’inserimento nella programmazione didattica di un modulo formativo di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva rivolto agli allievi impegnati nei “cantieri scuola” finalizzato a valorizzare il significato e la ricaduta sociale delle attività svolte dagli studenti nell’ambito del ripristino di un bene confiscato alla criminalità.

Il protocollo avrà validità ed efficacia fino al 31 dicembre 2024.

La vicesindaca Michela Favaro, con delega alla Legalità: “un bene confiscato e recuperato è una ferita rimarginata nella Città. Attraverso la destinazione ad uso sociale dei beni contribuiamo a rinforzare il rapporto di fiducia con i cittadini che vedono ripristinata la legalità e possono godere di nuovi servizi a loro dedicati. Attraverso il Protocollo coinvolgiamo in questo percorso anche ragazzi e cittadini in formazione della scuola edile. Li rendiamo protagonisti e reali artefici di un pezzo di bene comune di cui sono certa si sentiranno orgogliosi e responsabili anche in futuro”.

L’assessora Gianna Pentenero: “Restituire un luogo alla città dopo averlo sottratto alla criminalità organizzata è già una vittoria delle istituzioni. Usare questo luogo per la formazione e la crescita di ragazze e ragazzi, garantisce un futuro a quel luogo e rappresenta un arricchimento per tutta la comunità. Sarà bello pensare che il sapere e il saper fare saranno elementi nella formazione degli studenti e delle studentesse, ma apprendere in questo nuovo spazio renderà loro dei professionisti migliori e dei cittadini e della cittadine migliori“.

Il presidente di FSC Torino Massimo Maccagno “Gli studenti della nostra scuola, durante le ore di lezione del corso per operatore edile, svolgono molte ore di pratica in cantieri simulati, ma questa volta potranno occuparsi di manutenzione e ristrutturazione vera nell’ambito di un progetto importante e di grande impatto sociale e civile.

La nostra partecipazione al progetto è strettamente legata con la funzione educativa del nostro Ente di formazione professionale. Per noi, l’attività di formazione professionale è da sempre strettamente connessa con i principi del rispetto della legge attraverso l’educazione alla legalità; una pratica che consente di formare futuri lavoratori-cittadini capaci di rispetto, responsabilità nei confronti del prossimo e della comunità.”