Torino investe nell’integrazione di persone straniere. La Giunta ha approvato il rafforzamento dell’offerta dei programmi in lingua italiana

Torino investe sempre di più nell’integrazione delle persone straniere. La Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’Assessore al Welfare, un rafforzamento dell’offerta dei programmi di lingua italiana per i richiedenti asilo e i titolari di protezione internazionale accolti nel sistema SAI. Grazie a uno stanziamento di 360 mila euro, i Centri per l’insegnamento degli adulti (CPIA) potranno lavorare con strumenti più efficaci.

Per il prossimo triennio l’offerta dei percorsi di alfabetizzazione viene potenziata e resa maggiormente capillare. “Finora il Comune aveva collaborato solo con il CPIA 2 di via Bologna, mentre d’ora in avanti le attività si svolgeranno anche nelle zone Ovest e Sud di Torino. Si tratta di un servizio costruito a partire dalle specifiche esigenze di apprendimento delle persone richiedenti asilo e rifugiate, ma è tutta la città che ne trarrà un vantaggio perché potranno crescere inclusione e coesione sociale“, ha affermato l’assessore Rosatelli.

L’Amministrazione Comunale, a seguito di un confronto con l’Ufficio Scolastico Regionale – ambito territoriale di Torino, ha definito alcuni criteri che il progetto dei CPIA dovrà garantire a partire dal raccordo con i corsi per l’acquisizione del diploma di scuola secondaria di primo grado, articolato sulle annualità 2023, 2024, 2025.

L’offerta formativa dovrà prevedere l’organizzazione di corsi integrativi e di gruppo ciascuno della durata indicativa di 40 ore (indicativamente 35 corsi), la valutazione delle competenze linguistiche, attività di sostegno didattico per piccoli gruppi rivolta a studenti particolarmente vulnerabili o con difficoltà di apprendimento oppure che hanno particolari necessità legate a specifici percorsi di inserimento lavorativo,  il coordinamento con i servizi comunali coinvolti nel progetto e il monitoraggio dei percorsi di apprendimento di ciascun allievo. Infine, dovranno essere individuate una o più figure di responsabile-tutor per l’accoglienza degli studenti.

Le attività saranno realizzate in costante raccordo con il Servizio Stranieri e minoranze etniche della Città di Torino e gli Enti del terzo settore che collaborano alla gestione dei progetti di accoglienza dei beneficiari per monitorare e verificare i singoli percorsi di formazione linguistica ed evitare il fenomeno di abbandono scolastico.