di Mauro Gentile
L’obiettivo è far rinascere la ex caserma La Marmora, restituendo alla città uno spazio pubblico attraverso un progetto innovativo. Il complesso, che occupa circa 20 mila metri quadrati, sarà sviluppato convertendo il 60 per cento delle superfici in nuove residenze: la “corte urbana” centrale – della stessa larghezza di Piazza Vittorio – diventerà un luogo per fare sistema tra tutte le realtà produttive della città e della regione, attraverso spazi di innovazione accessibili ai giovani di tutta Europa, analogamente a quanto fatto in realtà internazionali come Berlino. La riqualificazione prevede inoltre la realizzazione di uno spazio museale dedicato alla Resistenza.
“La riqualificazione della ex caserma La Marmora – ha spiegato Aldo Mazzocco, Head of Group Real Estate di CDP, durante la presentazione alla stampa del progetto – è il primo esempio di come Cassa Depositi e Prestiti intenda ricucire e rivitalizzare il tessuto urbano delle città italiane, realizzando forme innovative di residenzialità – in gran parte in locazione – e arricchendole di nuove funzionalità connesse alle esigenze contemporanee delle nostre comunità urbane”.
“Il progetto presentato da Cassa Depositi e Prestito – hanno commentato gli assessori comunali al Patrimonio e all’Urbanistica – trasforma la ex caserma di via Asti in un luogo aperto e concepito per ospitare un mix di attività economiche, spazi culturali e servizi pubblici, configurandosi non solo come intervento di recupero di un bene storico, ma pure come un piano di riqualificazione che offre al territorio opportunità reali di sviluppo e spazi fruibili da tutta la comunità.”
La ex caserma, che tra il 1943 e il 1945 fu sede della Guardia repubblichina, ospiterà, come detto, uno spazio museale dedicato alla Resistenza. “Ricordare la lotta di liberazione, ciò che per quel tragico periodo storico ha rappresentato via Asti e diffonderne la conoscenza – ha dichiarato il Sindaco di Torino – è importante per trasmettere la memoria, il senso e il valore della Resistenza alle generazioni che si susseguono.”