Un centro socio-educativo-culturale per bambini, giovani e famiglie al Castello di Lucento

La Giunta comunale, nella seduta odierna, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni, ha approvato l’uso temporaneo  del Castello di Lucento, sito in via Pianezza 123 ed ex dimora sabauda, all’impresa Sociale BE AM -in sub concessione dalla Fondazione AIEF- per l’utilizzo dei suoi spazi ai piani terra, primo e dell’intera corte pertinenziale esterna.

L’uso temporaneo del Castello di Lucento costituisce il terzo esempio di utilizzo temporaneo di immobili e aree private, che consente di derogare temporaneamente la destinazione urbanistica del Piano Regolatore vigente, garantendo così il recupero di aree ed edifici inutilizzati o sottoutilizzati. Grazie a questo strumento è stato possibile il riutilizzo del complesso  sito in corso Giovanni Lanza 75, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, dove fino al 2025 l’associazione Flashback ospiterà un vasto programma di iniziative culturali di livello internazionale. E’ inoltre stato possibile approvare il trasferimento dell’ufficio postale di Piazza Montale, di proprietà di Atc in una struttura prefabbricata in piazza Don Pollarolo, consentendo ai cittadini del quartiere di continuare ad usufruire del servizio  e garantendo all’area un presidio attivo.

I locali del Castello verranno utilizzati per lo svolgimento di attività di carattere educativo, riabilitativo, di formazione ed inserimento lavorativo, a supporto dello sviluppo del polo socio aggregativo culturale polivalente.

Il Centro diurno socio riabilitativo, a cui viene riservato l’intero primo piano del Castello si inserisce con progetti individualizzati per gli ospiti. Il Centro si pone le finalità di accogliere minori, compresi nella fascia di età 10-18 anni, portatori di patologie psicologiche e neuropsichiatriche, al fine di intraprendere un percorso terapeutico, psicopedagogico ed educativo che li porti al reinserimento sociale e all’assolvimento dei compiti di sviluppo.

Oltre allo spazio dedicato all’accoglienza il piano terra si propone di ospitare un punto di somministrazione, con relativa cucina, che è innanzitutto strumento di formazione ed inserimento lavorativo nel settore della ristorazione, fondamentale per l’aggregazione e l’incontro tra i fruitori delle varie attività. La valenza di tali spazi, a cui si collega l’area esterna è di carattere aggregativo non solo per gli utenti delle attività ospitate nella struttura, ma anche per le loro famiglie e per la comunità del territorio.