Fate attenzione ai fastidiosi ospiti dei pini

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di Mauro Marras

Una delle conseguenze del cambiamento climatico che ha reso più miti i nostri inverni è il proliferare di parassiti che attaccano le piante e, in alcuni casi, possono creare problemi alla salute delle persone e degli animali.

È il caso della processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa Lepidoptera Thaumetopoeidae), un insetto della famiglia dei lepidotteri. Una volta l’anno depone le uova in bozzoli attaccati ai rami – di solito di pino nero o di pino silvestre –  e le larve, una volta dischiuse le uova, si nutrono degli aghi fino a uccidere la pianta, o comunque indebolirla al punto da essere facile preda di altri parassiti.

Ma i danni non si fermano qui. Le larve sono ricoperte di peli urticanti che possono causare irritazioni cutanee e alle mucose, agli occhi, alle vie respiratorie di persone e animali. Nei casi più gravi questi arrivano a provocare veri e propri choc anafilattici.

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Una processione di larve

Il nome processionaria deriva dal comportamento di queste larve, lunghi bruchi dotati di peli che, da fine febbraio a inizio aprile, lasciano la pianta ponendosi in processione l’uno in coda all’altro per trasferirsi sotto il terreno a profondità tra i 5 e i 20 cm. Un “evento” che, con l’innalzarsi delle temperature medie invernali, si è gradualmente anticipato: infatti, le “processioni” sono già apparse nei parchi dove sono presenti conifere. Un evento che è il momento più pericoloso per la salute delle persone e dei loro animali d’affezione.

Il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte ha inviato in questi giorni una lettera che ricorda le modalità per difendersi e i comportamenti obbligatori per chi è proprietario degli alberi colpiti.

Si consiglia ai cittadini di:

  • evitare di sostare sotto i pini e le conifere;
  • non avvicinarsi alle piante che presentano nidi di processionaria e alle larve in processione sul terreno e sui tronchi;
  • non toccare a mani nude i nidi, le larve e la corteccia degli alberi, arbusti o rami infestati;
  • non effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti, ad esempio rastrellamento delle foglie o sfalcio dell’erba;
  • nel caso si rendesse necessario asportare i nidi, proteggersi adeguatamente con tuta, guanti, occhiali e  maschera; i nidi asportati devono essere raccolti e bruciati;
  • tenere i cani al guinzaglio e lontano dalle conifere;
  • in caso di contatto, fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti a temperatura elevata; se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e bicarbonato (anche nel caso di cani, cavalli, ecc.)
  • in caso di irritazioni cutanee o congiuntivali, di irritazione delle vie aeree o crisi asmatiche, rivolgersi  immediatamente al medico.

Utili informazioni per chi fosse venuto a contatto con una larva sono anche sul sito http://www.processionaria.it/salute.html

Per quanto riguarda le norme da attuare obbligatoriamente dai proprietari degli alberi, si rimanda al sito del servizio Verde pubblico della città: http://www.comune.torino.it/verdepubblico/2016/alberi16/attenzione-alla-processionaria-del-pino.shtml

La Città di Torino effettua, quando necessario, i trattamenti indicati di irrorazione delle chiome con un prodotto larvicida biologico a base di Bacillus thuringiensis; inoltre, nel rispetto delle disposizioni normative, al fine di prevenire le infestazioni sta evitando, negli ultimi decenni, la messa a dimora di conifere del genere pinus (in particolare di pinus nigra). A partire dal 2016-2017 ha intenzione di sperimentare l’uso degli anelli invischiati. Il meccanismo d’azione sfrutta l’idea di invischiare l’insetto con una colla particolare durante la processione.

Per segnalare eventuali casi sospetti su alberi pubblici nel territorio cittadino,inviare una e-mail a verdepubblico@comune.torino.it o telefonare al Servizio Verde Gestione – Tel 011.011.20110 -20111.

Per segnalare eventuali casi sospetti su alberi in giardini privati rivolgersi a:

Settore fitosanitario regionale Environment park, palazzina A2 L via Livorno, 60 – 10144 Torino
tel. 011.432.3712 fax 011.432.3710
Giovanni Bosio tel. 011.432.3721
giovanni.bosio@regione.piemonte.it