Arpa: micropolveri ai massimi livelli. Il Governo convoca sindaci e governatori

di Mauro Marras

Ancora micropolveri ai massimi livelli a Torino: oggi l’Arpa Piemonte ha posto la città a livello 5, con previsioni di concentrazione massima oltre i 100 microgrammi al metro cubo. Una macchia viola nella mappa delle concentrazioni di micropolveri  che domani si estenderà ai comuni della cintura sud e ovest della città, per poi ridursi nei giorni successivi. Ciò nonostante il calo registrato nel corso delle festività, con il dato della centralina del Lingotto che nel giorno di Natale si attesta a 36 mcg/mc.

L’eccezionale siccità che dura ormai da più di due mesi forse finirà con i primi giorni dell’anno, ma intanto occorre affrontare la situazione. I mezzi pubblici sono utilizzabili eccezionalmente con un solo biglietto di corsa semplice nelle 24 ore ancora fino a domani, 29 dicembre.Sempre domani il sindaco Piero Fassino ha convocato a Palazzo Cisterna alle ore 15 il Tavolo per la qualità dell’aria per valutare gli esiti del biglietto unico ed eventuali nuovi interventi. Intervengono i sindaci e gli assessori all’ambiente dei Comuni con più di 20mila abitanti e quelli che confinano con Torino, vale a dire Beinasco, Borgaro Torinese, Carmagnola, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pecetto, Pinerolo, Pino Torinese, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino, Venaria Reale.

lavolta2_300Anche il Governo ha deciso di coordinare un tavolo nazionale, visto che lo smog ricopre l’intera Pianura Padana e le grandi città: il ministro dell’ambiente Galletti ha convocato per il 30 dicembre sindaci e governatori per coordinare gli interventi ed evitare “l’azione in ordine sparso”.

L’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta ha valutato l’iniziativa del ministro “una buona notizia, soprattutto alla luce delle diverse e spesso scoordinate iniziative nelle varie città italiane che evidentemente da sole possono poco. Torino – ricorda l’assessore – con la rete di teleriscaldamento più estesa d’Italia ha già eliminato più di 6000 caldaie, ha investito negli ultimi anni sulle tante alternative all’auto (bike sharing, car sharing), ha limitato la circolazione dei veicoli più inquinanti, nelle prossime settimane comincerà l’installazione di 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, ha investito in misure strutturali che hanno consentito di ridurre del 40% i valori medi annui di micro polveri nell’aria in soli 5 anni. Per la prima volta da quando si misurano i Pm 10 in Piemonte, nel 2014 questo valore è stato sotto la soglia di legge a Torino. Tutto questo non basta, dobbiamo continuare in questa direzione senza allarmismi ma con determinazione”.

Intanto, gli occhi sono puntati sui bollettini meteo. Tra mercoledì 30 e giovedì 31 dicembre, prevedono i meteorologi, “sull’Italia faranno irruzione delle correnti fredde e asciutte provenienti da est, capaci di portare un deciso abbassamento delle temperature”. Nei primi giorni del 2016, con l’alta pressione oramai in ritirata, lo scenario più probabile, è il ritorno sull’Italia di umide correnti atlantiche capaci di riportare la pioggia su molte regioni e la neve in montagna. Speriamo sia la volta buona.