Paesaggisti a convegno da tutto il mondo a Torino

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di Mauro Marras

Rimettere il paesaggio, la sua tutela e la sua trasformazione al centro del dibattito ambientale e culturale, in quanto elemento integrante dello sviluppo di un paese. È il principale obiettivo del 53° congresso mondiale Ifla – International federation of landscape architects, che porta a Torino più di mille professionisti di tutto il mondo per il più importante appuntamento mondiale dedicato al paesaggio.

Obiettivo da raggiungere “assaggiando il paesaggio”: Tasting the landscape è lo slogan dell’edizione torinese e rimanda alla dimensione sensibile dei luoghi, agli aspetti emozionali e percettivi del paesaggio, alla sua capacità di creare benessere, qualità e risorse. Una visione che si focalizza sulle aree peri-urbane, quelle periferie frettolosamente occupate da uno sviluppo disordinato delle città e a cui ora i paesaggisti si propongono di restituire dignità e qualità; sul limite tra città e campagna, oggi che la campagna non è più soltanto terra da bruciare in nome dello sviluppo ma è tornata ad essere risorsa, si gioca la sfida della sostenibilità per le città del futuro.

La scelta di Torino quale sede di un cngresso così importante? È una delle città europee con una maggiore dotazione di aree a verde, con oltre ventuno milioni di metri quadrati di aree destinate a parchi, giardini e aree per il gioco, ed oltre centomila alberi. Ma non solo: il Parco del Po e della Collina è diventata una delle Oasi della Biosfera dell’Unesco pochi giorni fa e ha una grande attenzione al paesaggio perché sta diventando una importante meta turistica, e in particolare del turismo sostenibile, quello di chi preferisce la bici all’automobile ed è in cerca di luoghi naturali, d’arte e di loisir.

“Abbiamo scelto di porre il tema della sostenibilità al centro tutte le nostre scelte strategiche per il futuro – ha detto il sindaco Piero Fassino nel corso della Conferenza stampa – una scelta che ci investe di una grande responsabilità di coerenza che è al centro della nostra azione di governo della città”.

“AIAPP chiede a politici, amministratori, opinione pubblica di adoperarsi affinché alle parole seguano fatti, riconoscendo che il paesaggio è in ogni luogo un elemento importante per la qualità della vita delle popolazioni – ha detto Anna Letizia Monti, presidente Aiapp – come è sancito dalla Convenzione Europea del Paesaggio, ad oggi gravemente disattesa nel nostro Paese”.

“Abbiamo dovuto ridefinire per Torino uno scopo e una vocazione capace di scongiurare il declino (de-urbanizzazione, marginalità economica, irrilevanza culturale, disgregazione sociale) ha affermato Enzo Lavolta, assessore all’innovazione e all’Ambiente -. In realtà ne abbiamo ridefinite molte: centro culturale, meta turistica, polo scientifico di formazione e ricerca, sede di incubazione tecnologica e di innovazione. Nessuna di queste, da sola, è in grado di definirsi driver del rilancio della città, ma tutte insieme hanno sviluppato un tratto comune ed è quel tratto che, oggi, definisce il nuovo profilo e la nuova vocazione di Torino ed è il suo carattere, la sua propensione ed il suo orientamento internazionale”.

IFLA2016 è organizzato da AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, rappresentante di IFLA in Italia, in collaborazione con la Città di Torino. AIAPP è dal 1950 il punto di riferimento nel nostro Paese per i temi legati all’architettura del paesaggio. È formata da circa 800 professionisti che si occupano della conoscenza, analisi, conservazione attiva, progettazione e gestione degli spazi aperti, dal giardino al parco al paesaggio. La presidente è Anna Letizia Monti.

Partner di IFLA2016 sono Regione Piemonte, Politecnico di Torino, Turismo Torino e Provincia; con il contributo della Compagnia di San Paolo. Golden sponsor sono Smat, Vannucci Piante e Kompan; bronze sponsor sono Agrinsieme, Proludic, ALL+ e Hunter; sponsor tecnico è Volo 2006.

Inoltre il Congresso gode del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; inoltre ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica come segno di rappresentanza all’importante evento.

Per il Congresso del 2016 è prevista la presenza di architetti del paesaggio provenienti da oltre 60 Paesi (dalla nuova Zelanda all’Argentina, dalla Cina alla Norvegia) in rappresentanza di Associazioni nazionali riunite nella rete IFLA (IFLA Europe, IFLA Americas, IFLA Africa, IFLA Asia-Pacific) e inoltre ad architetti, agronomi, ingegneri, tecnici delle Pubbliche Amministrazioni europee, politici e amministratori. La partecipazione è a pagamento previa iscrizione; la lingua ufficiale è l’inglese con traduzione simultanea. Per buona parte dei materiali congressuali è la modalità paperless cioè con un limitatissimo utilizzo di carta: i congressisti dispongono di un badge dotato di QR Code attraverso cui possono accedere a tutti i contenuti.

Quattro aree di studio e di confronto, una “Charrette”, ovvero un seminario di studio dedicato a studenti di architettura di tutto il mondo che si concentrerà sul quartiere torinese di Barca, una rassegna  (“Paesaggi Metropolitani”) che si presenta come il segmento off del programma ufficiale vcreato per avvicinare il pubblico al tema del paesaggio. Relatori di primo piano durante il convegno: cui Carlin Petrini, Saskia Sassen, Pietro Laureano e Raffaele Milani.