“Suite 200 – l’ultima notte di Ayrton Senna”, una storia emozionante

di Marco Aceto

“Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” scritto dal giornalista sportivo Giorgio Terruzzi, che sarà presentato domani alle ore 21 allo Spazio AdPLog in via Gobetti 10 all’interno del progetto Oimpo (ed. 66thand2nd), rappresenta un bel ritratto di un grandissimo campione come lo è stato il brasiliano Ayrton Senna.Il mondo della Formula 1 non si potrà mai dimenticare di quel personaggio introverso, caratteristica atipica per un brasiliano, che in pista faceva miracoli e che spesso e volentieri ha messo in seria difficoltà corridori più esperti e scafati di lui.

L’autore, a distanza di anni, è voluto tornare nella stanza 200 dell’Hotel Castello di Castel San Pietro Terme, dove Senna ha trascorso la sua ultima notte. Il giorno dopo, esattamente il 1° maggio del 1994, il pilota ha perso la vita in uno sfortunato incidente quando stava guidando la sua Williams nel Gran Premio di San Marino. Il giorno prima della gara, durante le prove, è morto in pista il pilota austriaco Roland Ratzenberger e il suo connazionale Rubens Barrichello si è salvato per miracolo dopo uno scontro tremendo contro un muro. Senna è molto scosso e vuole che il giorno dopo non si corra e, a inasprire il suo malumore, contribuisce anche suo fratello Leonardo che gli ha appena fatto ascoltare un nastro che contiene alcune registrazioni compromettenti di Adriane, la sua fidanzata, l’unica persona con cui riesce a trovare un po’ di pace.

Nella sua ultima notte in vita, la sua testa non smette di pensare e riflettere sulla sua vita, al complesso rapporto con suo padre, alle continue insinuazioni sui suoi flirt, alla rivalità con campioni come Piquet, Prost e Schumacher.
Se fosse rimasto in vita, forse avrebbe cercato di dare risposte ai tanti dubbi che lo hanno sempre afflitto e avrebbe continuato a regalare ai suoi tifosi e ai tanti appassionati di Formula 1 altre numerose vittorie.

“Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna” è indubbiamente un libro da leggere e da gustare fino in fondo nel ricordo di uno dei più grandi piloti delle quattro ruote del mondo.