Piano invernale di accoglienza, un nuovo immobile per le persone senza fissa dimora

 

Con l’approssimarsi della stagione più fredda, la Città è al lavoro per predisporre il ‘Piano invernale di accoglienza’ rivolto alle persone senza fissa dimora, in condizioni di grave rischio per la salute e l’integrità fisica nei mesi invernali.

Novità di quest’anno sarà un’ulteriore struttura di accoglienza, situata nella zona centrale della città, che l’Amministrazione ha individuato tra gli immobili di sua proprietà e che sarà messa a disposizione, a titolo gratuito, di realtà del terzo settore nell’ambito del percorso di coprogettazione del Piano di Inclusione Sociale. All’esito della procedura avviata con avviso pubblico  verrà individuata una specifica proposta di allestimento e gestione della struttura.

Dal 15 novembre 2023 al 30 aprile 2024 l’edificio potrà ospitare fino a 80 posti letto accogliendo persone senza dimora, singole o in coppia, anche di età superiore ai 67 anni e minori stranieri non accompagnati in attesa di soluzioni di accoglienza dedicate.  Una parte dei posti a disposizione potrà essere riservata all’ospitalità di persone in emergenza abitativa, in collegamento con i servizi di strada diurni e notturni e di pronto intervento sociale.

Si tratterà – spiega l’assessore alle Politiche Sociali e Abitative, Jacopo Rosatelli – di un progetto innovativo rispetto ai tradizionali siti di accoglienza straordinaria avviati negli ultimi anni dalla Città che vedrà la presenza, negli orari di attività, di un’equipe di operatori professionisti, di mediatori culturali e di volontari. L’obiettivo è quello di fornire a queste persone un’accoglienza dignitosa nelle notti più fredde e, grazie a personale qualificato, un primo sostegno e l’accompagnamento verso altri servizi a seconda delle necessità”.

Tornerà nella disponibilità del Piano invernale anche la struttura di via Traves utilizzata nei mesi estivi dalla Prefettura come hub di smistamento dei migranti che, nei giorni scorsi, è stata restituita alla Città. Gli spazi saranno ora oggetto degli interventi necessari a tornare nuovamente fruibili e poi saranno destinati ad ospitare, come negli anni precedenti, le persone senza fissa dimora che vi accederanno direttamente.

L’obiettivo resta comunque quello del superamento di un unico punto emergenziale a favore di un’accoglienza “a bassa soglia” più diffusa: già dallo scorso anno, infatti, la Città ha rafforzato la rete dei presidi di accoglienza notturna di due strutture (ubicate in piazzale della Croce Rossa e in corso Sebastopoli), cui si aggiungerà, per l’inverno in arrivo, quella messa a bando.

A completare il quadro delle novità partirà in settimana la sperimentazione dell’ambulatorio mobile del progetto Torino Street Care 3.0, frutto di un importante lavoro di squadra con Camminare Insieme, Rainbow for Africa, Danish Refugee Council, Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della Provincia di Torino,  Ordine delle professioni infermieristiche di Torino.