Fernanda, Federica, Marco e Costanza, gli studenti torinesi partiti domenica mattina per raggiungere il campo profughi di Idomeni, al confine greco-macedone, attraversando i Balcani, sono già all’opera da ieri. Tengono attraverso fb i contatti con i tanti volontari che insime a loro hanno raccolto viveri e medicinali, contribuendo al carico umanitario del loro pulmino: “Ieri è stata una giornata intensa – raccontano -. Abbiamo scaricato e sistemato la tanta roba che ci avete donato insieme a Esther dell’associazione Lighthouse Relief e ci siamo recati a Idomeni per dare una prima occhiata alla situazione. È stato un grosso carico emotivo: la situazione è realmente drammatica e, senza esagerazioni, al limite dell’umanità”. Vedere con i nostri occhi una situazione simile, sottolineano, è stata una fortissima emozione ”che ci ha commossi e indignati. I rifugiati siriani, curdi, afghani sono ospitali e affabili. Hanno condiviso con noi i loro drammatici racconti e degli ottimi biscotti”. I ragazzi torinsei hanno conosciuto alcuni volontari giunti da tutta l’Europa e hanno iniziato a pianificare il lavoro di questi giorni.
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