Contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, a Prato l’incontro annuale della rete RE.A.DY.

Si è concluso oggi a Prato l’Incontro Annuale della Rete RE.A.DY, la Rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni impegnate a prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Ogni anno, a partire dal 2017, la Rete www.reteready.org promuove un incontro in una delle 304 città aderenti, organizzato in stretta collaborazione con la Città di Torino, che svolge funzioni di segreteria nazionale fin dalla sua costituzione nel 2006.

Un appuntamento atteso dalle Pubbliche Amministrazioni aderenti che in questa occasione hanno modo di confrontarsi sulle buone pratiche amministrative volte alla difesa e alla promozione dei diritti delle persone LGBTQ+.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, Agnese Canevari, Dirigente  U.N.A.R, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali; Alessandra Nardini, Assessora all’Istruzione, Formazione, Lavoro, Politiche di genere, Pari opportunità e Attuazione della LR 63/2004 della Regione Toscana; Simone Calamai, Presidente della Provincia di Prato; Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare, ai Diritti e alle Pari opportunità della  Città di Torino, Ilaria Santi, Assessora alla Memoria e alle Pari opportunità della Città di Prato.
Focus di questa mattina lo scambio di buone pratiche amministrative tra Enti per la tutela delle persone LGBT+ e due approfondimenti: uno sulle possibilità per le persone trans e non binarie di accedere ai servizi pubblici con nome e genere di elezione, l’altro sulla creazione di un gruppo di lavoro all’interno della Rete, che possa agire per affinare strumenti e strategie che tutelino i figli di coppie omogenitoriali e le loro famiglie, in assenza di una legge dello Stato.
Nel pomeriggio, a conclusione dei lavori si è svolto al Museo del Tessuto un evento aperto a tutta la cittadinanza con due focus moderati dalla giornalista Eleonora Pinzuti sulla necessità di promuovere carriere alias nelle scuole, dedicato alle bambine, ai bambini e agli adolescenti gender creative e alle giovani persone trans e non binarie, e sulla tutela delle famiglie omogenitoriali.
Nella giornata inaugurale, giovedì 19 ottobre, dopo un confronto sullo stato dell’arte della Rete è intervenuto Massimo Prearo, Coordinatore scientifico del Centro di ricerca PoliTeSse (Politiche e Teorie della Sessualità, dell’Università di Verona), che ha curato un approfondimento sulla storia, le politiche e le strategie dei movimenti antigender e  fornito alcuni ‘strumenti di difesa’ che possano essere utili agli Enti Locali.
Il 17 maggio dell’anno prossimo la Rete celebrerà la Giornata Internazionale contro l’omolesbobitransfobia con l’iniziativa sul tema del ‘Riconoscimento delle famiglie omogenitoriali’, votato questa mattina, come ogni anno, dall’assemblea dei partecipanti, che ha poi individuato la città di Pesaro quale sede dell’Incontro Annuale della Rete Redy 2024.
“La nostra Carta di intenti impegna tutti i rappresentanti degli enti presenti in questi giorni a Prato ad adoperarci per la piena cittadinanza delle persone LGBT+ e a contrastare ogni forma di discriminazione. In questi giorni ci siamo scambiati buone pratiche per cercare strade praticabili sotto il profilo amministrativo e dare una risposta alle migliaia di persone LGBTQ+ e di famiglie omogenitoriali.  In attesa che il nostro Parlamento legiferi sui crimini d’odio è importante la voce degli amministratori locali chiamati ogni giorno a far fronte a episodi di violenza e discriminazione”  ha sottolineato Jacopo Rosatelli, assessore al Welfare, ai Diritti e alle Pari opportunità della Città di Torino.