di Mauro Gentile
Due anni di lavoro e 4 milioni di euro di investimento per realizzare “Casa Giulia”: la nuova residenza sociale nata in via Cottolengo per iniziativa dell’Opera Barolo, che domani sarà inaugurata alla presenza del vicensindaco Elide Tisi e dell’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia.
“Casa Giulia”, che ospiterà famiglie in difficoltà temporanea e a giovani che intendono sviluppare le proprie progettualità, fa parte del «distretto sociale» Opera Barolo: quel complesso di edifici e altri spazi a ridosso del centro storico dove, da quasi 200 anni, per iniziativa della marchesa Giulia, trovano accoglienza iniziative di solidarietà, formazione, promozione sociale.
Due secoli di impegno al servizio dei più bisognosi: un’attenzione rivolta soprattutto alle donne, alle famiglie, ai giovani in difficoltà e, negli ultimi anni, anche ai nuovi italiani.
Ogni anno sino oltre 20mila sono i servizi, diurni o residenziali, prestati a cinquemila persone con il contributo dei partner dell’Opera, che hanno affiancato le Congregazioni Religiose, originariamente fondate allo scopo. Attualmente sono infatti quattordici gli enti e le associazioni che collaborano con l’Opera Barolo per offrire, tra l’altro, assistenza medica agli stranieri, accoglienza ai parenti di malati, case per studenti e per situazioni familiari difficili, tutela di donne in condizioni di disagio.