Inaugurata la nuova sede del programma “Come a Casa”

Ogni anno, in Italia, arrivano migliaia di donne con i figli, a volte ancora in grembo, che hanno vissuto storie terribili fatte di violenze e di abusi. Nel 2018, solo il Piemonte ha accolto oltre 700 richiedenti asilo nigeriane, di cui più di 400 residenti nell’area metropolitana di Torino.

Per aiutare sempre più mamme e bambini in difficoltà, garantendo loro protezione e un percorso di integrazione, SOS Villaggi dei Bambini ha presentato oggi, in via Adda 7, la nuova sede del programma “Come a Casa”.

E’ un progetto nato dalla collaborazione con i Servizi sociali e Casa dell’Affidamento del Comune di Torino, per promuovere e sostenere l’affidamento familiare di nuclei monogeritoriali mamma-bambino e minorenni sole, prevalentemente straniere anche vittime di tratta, in situazioni di grave disagio.

A oggi sono coinvolte 10 persone: quattro mamme, un papà e cinque bambini, che in via Adda troveranno accoglienza, sostegno e vicinanza. Qui il nucleo affidatario sarà gestito da Precious Ugiagbe, una mamma nigeriana che con il marito e i figli si occupa di altri bimbi in affidamento. E’ lei l’ideatrice del progetto realizzato anche grazie  collaborazione di suor Angela Pozzoli, figlia della Carità di San Vincenzo e il finanziamento di Fondazione CRT.

L’obiettivo è contribuire a ridurre l’allontanamento dei bambini dai loro nuclei familiari di migranti attraverso la promozione di una rete di famiglie affidatarie interculturali (ossia nuclei migranti già integrati nel nostro Paese che offrono accoglienza) e non oltre a sviluppare per le madri in affido un modello di accompagnamento individuale volto a favorire l’accesso al lavoro e l’autonomia.

da sinistra Maria Grazia Lanzani, presidente SOS Villaggi dei Bambini, Rita Turi, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e Sonia Schellino

Questa mattina, all’inaugurazione della nuova sede di SOS Villaggi dei Bambini, ha partecipato Sonia Schellino, assessora al Welfare del Comune di Torino: “Siamo contenti di questa collaborazione con SOS Villaggi, con cui la Città lavora da tempo per l’affidamento familiare di donne straniere, talvolta anche vittime di tratta, e dei loro bambini. Il nostro impegno è, dove possibile, affidarli a famiglie che appartengano allo stesso gruppo linguistico e religioso. La Casa dell’Affidamento della Città di Torino si impegna attivamente per la promozione di realtà come questa che devono integrarsi nel territorio con il coinvolgimento di altre famiglie e con la Città e le molte risorse che questa mette in campo”. “Ringrazio per il profuso impegno nella realizzazione di una struttura costruita grazie alla collaborazione di tutti e, in particolare, con il prezioso impegno di Suor Angela e dei gruppi di volontariato vincenziano – conclude Schellino -, una sinergia indispensabile per raggiungere risultati importanti come quello di oggi. ‘Come a Casa’ è una risposta a una esigenza impellente per l’accoglienza di nuclei in difficoltà che è pensata con il cuore ma anche con l’apporto volontario e professionale di molti. Ogni angolo è stato ideato e realizzato guardando in prospettiva a chi avrebbe abitato questo luogo così come emerge dalla bellezza di alcuni spazi e dal comfort offerto.”

 

SOS Villaggi dei Bambini è presente il 136 Paesi e territori dove aiuta oltre 1 milione di persone, bambini, ragazzi e le loro famiglie. In Italia promuove i diritti di 26mila bimbi e giovani e si prende cura di 1.200 persone che vivono in grande disagio attraverso 6 Villaggi SOS (Trento, Ostuni, Vicenza, Roma, Saronno e Mantova), un  programma di affido familiare interculturale a Torino e un progetto di sostegno psico-sociale per minori stranieri non accompagnati in Calabria.

 

Mariella Continisio