8 marzo dedicato al superamento delle discriminazioni nel linguaggio

di Gianni Ferrero

a1Io parlo e non discrimino” è titolo e argomento di un convegno che si svolgerà domani mattina nell’aula magna dell’Università, alla Cavellerizza Reale. Si tratta di una riflessione dedicata al superamento, dal punto di vista di genere, delle forme discriminatorie nel linguaggio, in particolare partendo dalla revisione delle norme statutarie e regolamentari degli enti pubblici. Sullo sfondo dell’iniziativa l’ampliamento dell’adesione alla carta di intenti.

L’incontro, in via Verdi 9 si aprirà intorno alle 9 con il benvenuto del sindaco Piero Fassino insieme a Laura Onofri, Presidente Commissione Consiliare Diritti e Pari Opportunità. Al tavolo siederanno Ilda Curti, Lucia Centillo, Monica Cerutti, Silvia Giorcelli, presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università degli Studi e Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale del Piemonte.

Alle 10.30 i lavori proseguiranno con l’intervento di docenti universitari, moderati da Milena Boccadoro, sul tema della costruzione sociale della realtà attraverso il linguaggio. Si tratta di Cecilia Robustelli  (Università di Modena e Reggio Emilia e Accademia della Crusca, “Lingua italiana, rappresentazione di donne e uomini nella società e discriminazione: una questione culturale” ), Claudia Padovani (Centro di Ricerca Studi di Genere Università di Padova, coordinatrice per l’Italia del Global Media Monitoring Project, “L’informazione e le sfide dell’eguaglianza di genere: Global Media Monitoring Project 2015”) e Maria Mussi Bollini, (Presidente della Commissione Pari Opportunità Rai, “Le Pari opportunità vanno in onda”). E’ prevista la presenza anche di Monia Azzalini, che ha curato una ricerca a livello nazionale su come gli organi di informazione usano la lingua discriminando.

La carta che sarà presentata domattina è stata elaborata da un gruppo di lavoro a cui partecipano la Città – nel ruolo di capofila  – la Città Metropolitana, la Regione Piemonte, il Consiglio Regionale del Piemonte, l’Università di Torino, il Politecnico di Torino, la Rai e l’Associazione Giulia (GIornaliste Unite LIbere Autonome).

Al Comune i primi regolamenti analizzati e aggiornati al rispetto di genere sono lo Statuto della Città e quello del decentramento, pronti per essere approvati da tutti i consiglieri della Sala Rossa. E sulla base di questa positiva esperienza si è concretizzato il protocollo al quale potranno aderire soggetti pubblici e privati.