25 Aprile al Teatro Regio con il concerto di Fatoumata Diawara

Il Torino Jazz Festival si unisce alle celebrazioni per la Festa della Liberazione con il concerto della cantante Fatoumata Diawara, che giovedì 25 aprile alle ore 21 si esibirà al Teatro Regio in uno spettacolo idealmente dedicato alla gioventù resistente, introdotto da letture di brani sulla Resistenza da parte dell’attrice Sara D’Amario.

Il concerto si colloca nell’ambito del calendario delle celebrazioni civili per l’anno 2024 promosse dalla Città di Torino, dal Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, con Fondazione Polo del ‘900 e Fondazione per la Cultura Torino, all’interno del quale si sono già svolti il concerto di Luca Barbarossa per il Giorno della memoria il 27 gennaio e lo spettacolo di Simone Cristicchi per la Giornata del ricordo il 9 febbraio.

La presenza di Fatoumata Diawara vuole ricordare la centralità della musica di oggi nell’esaltazione dei valori storici e attuali della Resistenza. La grande cantante del Mali, paladina dei diritti delle donne, maestra nella fusione di stili e suggestioni senza confini, concluderà la giornata di appuntamenti per l’anniversario della Liberazione in un clima di festa, danza e comunione sociale aperto a tutta la cittadinanza. Fatoumata Diawara è stata corista per Dee Dee Bridgewater e ha partecipato a diversi film e al documentario Mali Blues. Ha debuttato nel 2011 con un album che ospitava leggende come John Paul Jones e Tony Allen. L’artista porta in tour un concerto largamente basato sul suo ultimo disco London Ko, con il quale reinventa la musica africana tradizionale, unendo le proprie radici mandinka a suggestioni afrofuturistiche e a influenze afrobeat, jazz e pop.

Il concerto sarà introdotto da letture di brani sulla Resistenza a cura dell’attrice Sara D’Amario, che indosserà un prezioso abito dell’Archivio Storico Lancetti, scelto con la stylist Tina Monello, in collaborazione con Istoreto, e dalla testimonianza di Adriana Cantore, che il 21 maggio del 1944, all’età di soli 13 mesi, venne incarcerata con la mamma e la nonna a Le Nuove di Torino. 

La Città di Torino e il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale intendono celebrare un anniversario importante, gli 80 anni dell’uccisione del partigiano e patriota Dante di Nanni, che fece parte del GAP (Gruppi Azione Patriottica). Ferito in seguito a un’azione di sabotaggio, fu denunciato da una spia, morì nel corso di un combattimento in Borgo San Paolo e gli fu conferita la medaglia d’oro al valor militare. Alla sua memoria è stata intitolata la via già denominata “via Villafranca Sabauda”, mentre sulla casa di via San Bernardino 14, luogo della morte, è stata posata una lapide.