Controllo del territorio. Slot machines e lavoratori irregolari in un bar di via Nizza

Nella mattinata di ieri, durante un controllo del territorio finalizzato alla tutela del consumatore, gli agenti del Comando Territoriale VIII della Polizia Locale, unitamente al personale del Commissariato Barriera Nizza della Polizia di Stato, hanno riscontrato diverse irregolarità all’interno di un bar sotto i portici di via Nizza, in prossimità della stazione di Porta Nuova.

Oltre alla presenza di 4 apparecchi elettronici per il gioco lecito (New Slot) installati a una distanza inferiore ai 400 metri  dai luoghi sensibili (distanza minima stabilita dalla norma), all’interno del locale gli agenti  hanno rilevato altre irregolarità, tra cui alcune carenze igienico sanitarie, la mancata comunicazione di ampliamento dell’area di somministrazione, l’assenza di prezzi esposti per la vendita di prodotti da asporto e l’omessa esposizione dell’autorizzazione e della riproduzione a stampa degli articoli del TULPS e del suo regolamento che disciplinano l’attività di somministrazione.

Gli agenti della Polizia Locale hanno quindi proceduto con il blocco delle apparecchiature da gioco e con una sanzione di oltre 15.000 euro, mentre i colleghi della Polizia di Stato, dopo aver effettuato il controllo dei clienti e dei lavoratori presenti, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria uno dei lavoranti per non aver ottemperato all’ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale, emesso a seguito del decreto di espulsione varato dal Prefetto di Torino.

L’Ispettorato del Lavoro e il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, attivati per verificare la regolarità dei lavoratori, hanno riscontrato la mancanza di regolare contratto di tutti e tre i lavoratori presenti e hanno accertato altre violazioni relative alla sicurezza dei luoghi di lavoro (mancanza del documento valutazione dei rischi). Tali irregolarità hanno comportato la diffida al prosieguo dell’attività finalizzato all’adozione del provvedimento di sospensione e un’ulteriore sanzione di 5.000 euro.