Cronaca diretta web della visita di papa Francesco a Torino. Tutti gli articoli dedicati alla visita: https://www.torinoclick.it//?tag=papa-francesco
Ore 17,20. il Santo Padre ha lasciato Torino. Buon viaggio Santo Padre e grazie per la sua visita alla nostra Città.
Ore 17.00. Il Santo Padre si sta recando in Aeroporto. Il convoglio di veicoli è in corso Vittorio Emanuele; chiusura di corso Regina Margherita in direzione autostrada.
Ore 16.45. Il papa è passato per un rapido saluto in piazza Solferino, senza fermarsi. Tutti i bambini erano in prima fila, folla esultante.
Ore 16.40. Ancora in attesa del passaggio del papa, i ragazzi degli oratori si sono posti all’ingresso di via Arcivescovado, abbandonando il centro della piazza. Sono molti i genitori che accompagnano i loro ragazzi e i balconi sono gremiti di persone.
Ore 15.50. Intrattiene i ragazzi degli oratori il comico di Colorado Cafè Giampiero Perone. Miriam, 8 anni, frequenta l’oratorio di San Luigi Gonzaga: “Sono contenta di essere qua perché il papa è la persona più importante. Sono felice per ché tra poco lo vedrò”. Un pensiero condiviso da Francesco, undici anni, che frequenta lo stesso oratorio, che ha “voglia di vedere il papa per ché rappresenta Gesù sulla terra”.
Ore 15.15. Alcune migliaia di ragazzi sono già disposti in piazza Solferino, attorno alla statua equestre a Ferdinando di Savoia-Genova, posta al centro della piazza, per l’ultimo saluto a papa Francesco prima del suo ritorno in Vaticano. Sono i bambini delle scuole dell’obbligo che frequentano i Centri Estate Ragazzi degli oratori torinesi. La papamobile si immetterà nella piazza da via Arcivescovado per voltare verso il centro cittadino, alle ore 16 circa.
Nel complesso saranno presenti circa 4mila ragazzi degli oltre 10mila che frequentano gli oratori, come afferma don Luca Ramello, direttore dell’ufficio pastorale giovanile della Diocesi di Torino. I 10mila ragazzi sono ripartiti tra oratori salesiani (4mila) e oratori parrocchiali (6620).
Ore 14.30. Il sindaco alle ore 15 andrà in Arcivescovado per un incontro privato con il Papa e lo scambio di doni.
Ore 10.30. Il Santo Padre è giunto all’Arcivescovado, ove si fermerà sino alle ore 16.30 circa.
Ore 10.10. Il Santo Padre sta per lasciare il Tempio Valdese per ritornare all’Arcivescovado.
Ore 10.00. “Caro Fratello finché ci rivedrai ti sostenga il Signore nel tuo cammino”: l’augurio al Papa dei Valdesi.
Ore 9.45. Dono dei valdesi al papa: riproduzione della prima bibbia in francese nel 1532. Recita del Padre Nostro.
Ore 9.30. Il papa. “Cari fratelli e sorelle, con grande gioia sono tra voi. Ringrazio per l’invito che così gentilmente mi avete fatto. Riscopriamo la fraternità che unisce tutti coloro che credono in Cristo. Questo è basato sull’idea dell’incontro dell’amore di Dio. Con l’aiuto dei teologi e dello spirito santo speriamo che si giunga a una comunione nella verità. Comunione non significa uniformità. I fratelli hanno stessa origine, ma non sono identici tra loro. Non tutte le comunità cristiane avevano lo stesso stile, già alle origini. Perfino nell’annuncio del Vangelo vi erano diversità e contrasti. Ancora oggi non si accetta la diversità e i fratelli si fanno guerra tra loro. Si aprono nuove strade per ricomporre la nostra fraternità e non possiamo sottrarci”.
Prosegue il papa: “In nome del signore Gesù Cristo perdonateci per gli atteggiamenti non cristiani che nella storia abbiamo avuto contro di voi. Le nostre relazioni sono fondate tra il mutuo rispetto e la carità fraterna. Collaborazioni già attuate: ad esempio, l’appello congiunto contro la violenza alle donne. Oppure, lo scambio ecumenico di doni in occasione della pasqua tra valdesi e cattolici a Pinerolo. La curia cattolica ha offerto del pane alla Tavola valdese per la santa cena della domenica di Pasqua. Un gesto che va oltre la cortesia. Incoraggiati da questi passi dobbiamo continuare a camminare insieme. Andiamo insieme incontro agli uomini e alle donne di oggi, che sembrano indifferenti alla bellezza dell’amore salvifico del vangelo. Andiamo insieme anche nel servizio alla umanità che soffre. La scelta dei poveri, degli esclusi ci avvicina al cuore di Dio. Ci avvicina di più gli uni agli altri. Le differenze non ci impediscano di trovare altre forme di comunione tra noi. Grazie per questo incontro che vorrei ci confermasse in un nuovo modo di essere insieme gli uni e gli altri”.
Ore 9.15. Il pastore Eugenio Bernardini, coordinatore della Tavola valdese: “Non si tratta solo di ricevere gli altri per conoscerli meglio ma riconoscere il seme presente in loro come una ricchezza anche per noi”. “Riflessioni teologiche: “Il Concilio Vaticano II ha parlato di chiese come ‘comunità ecclesiali’: una chiesa a metà, una chiesa non chiesa? E’ un’espressione che credo possa e debba essere superata. Sarebbe bello accadesse nel 2017 quando ricorderemo i 500 anni della riforma protestante”.
Seconda questione posta da Bernardini: l’ospitalità eucaristica. “Sul pane e il vino della cena, e interpretazioni sono diverse tra le chiese e all’interno di esse. Ma solo le parole di Gesù contano, non le nostre interpretazioni. sarebbe bello che le chiese affrontassero questo tema. Non possiamo dimenticare le sofferenze del mondo e le sfide che il mondo chiede alle nostre chiese. Ad esempio, la libertà di religione e di coscienza. Avvertiamo una forte responsabilità verso chi ancora oggi in varie parti del mondo è discriminato per la sua fede, sia cristiano o no per noi non fa differenza”.
Un altro campo è il dialogo interreligioso. “Le guerre oggi spesso si combattono in nome di Dio. Questa scelta blasfema scuote la nostra coscienza. Alimentiamo il dialogo tra religioni che avendo un solo Dio possono trovare insieme la strada della pace. Per noi cristiani essere operatori di pace non è ornamento retorico ma è cuore delle legge dell’amore e della riconciliazione di Cristo”.
Rispetto ai profughi: ” La ‘fortezza Europa’ li respinge o tenta di farlo rigettandoli nell’abisso delle sofferenze da cui fuggono ma il vangelo ci impone di accogliere lo straniero, di aprire le porte delle nostre case, solo accogliendo chi soffre si può accogliere Cristo”.
Il papa disse nella giornata per il dialogo interreligioso: “L’unità dei cristiani non sarà il frutto di raffinate discussioni teoriche nella quale ciascuno cercherà di convincere l’altro. Dobbiamo riconoscere che per giungere alla professione del mistero di Dio dobbiamo incontrarci e superare diversità e conflitti”. Bernardini: “Condividiamo queste sue parole. Purtroppo non si sono appianate diversità teologiche. Eppure oggi siamo qui, per riconoscerci fratelli in Cristo animati dalla forza dello spirito santo. Là fuori c’è un mondo carico di tensioni, in questo mondo siamo chiamati a dare la parola di verità e di vita. Annunciare questa parola è il nostro mandato ecumenico che ci chiama all’unità nell’annuncio della parola, “perché il mondo creda” (Giovanni 17, 21). Benvenuto tra noi, che Dio illumini il suo servizio”.
Ore 9.00. Il Papa è giunto al tempio valdese. per la prima volta un Pontefice visita un tempio valdese. “L’incontro – ha commentato il pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese – sarà un’occasione per ribadire quanto ci unisce come cristiani, ma anche per dire quanto ancora ci divide: non avremo timore di richiamare gli aspetti teologici che ancora segnano le nostre distanze e sulle quali desideriamo fare maggiore progressi”.
Il programma di oggi, 22 giugno (dal sito del Vaticano)
8.45. Il Santo Padre lascia l’Arcivescovado e si trasferisce in auto al Tempio Valdese, in Corso Vittorio Emanuele II
9.00. All’ingresso del Tempio il Santo Padre è accolto da: Pastore Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Valdese, presidente del Concistoro della Chiesa Evangelica Valdese Pastore Paolo Ribet
Nel Tempio: saluto del Pastore Paolo Ribet, saluto del Pastore Eugenio Bernardini. Canto Corale, e preghiera del Padre Nostro.
Terminato l’incontro, il Santo Padre si trasferisce nel salone attiguo per incontrare una Delegazione e scambio di doni.
10.15. Il Santo Padre lascia la chiesa Valdese e rientra in Arcivescovado.
In forma strettamente privata, il Santo Padre incontra alcuni Suoi Famigliari; celebra per loro la Santa Messa nella Cappella dell’Arcivescovado e pranza con loro in Arcivescovado.
16.30. Prima di lasciare l’Arcivescovado, il Santo Padre incontra brevemente i membri del Comitato dell’Ostensione, gli organizzatori e i sostenitori della visita.
17.00. Il Santo Padre parte in auto dall’Arcivescovado e raggiunge l’aeroporto di Torino Caselle. Lungo il percorso il Santo Padre viene salutato dai giovani dell’Estate Ragazzi.
17.30. Decollo da Torino Caselle.
18.30. Atterraggio all’aeroporto di Ciampino. Immediato trasferimento in auto in Vaticano.