di Mariella Continisio
Dagli 8 ai 9 anni 1 bambino su 10 è obeso e 2 su 10 sono in sovrappeso, tra questi il 64% consuma un merenda abbondante, il 23% non mangia frutta e verdura. E’ quanto emerge da un’indagine nazionale del Ministero dell’Istruzione e dell’Università del 2010.
La ricerca, inoltre, fotografa un altro dato significativo: le mamme e i papà dei ragazzini coinvolti dal sondaggio (44mila) non ritengono che questo sia un problema (36%), mentre solo per il 29% il figlio mangia troppo. I dati sono stati illustrati da Pietro Piccarolo, presidente dell’Accademia di Agricoltura di Torino, nel corso dell’incontro tenutosi al Circolo dei Lettori sul tema dell’alimentazione e sui risvolti socio-economici, a cui ha partecipato Mariagrazia Pellerino, assessore alle Politiche educative della Città di Torino. L’appuntamento ha dato la possibilità all’Assessore di illustrare gli interventi attuati dall’Amministrazione comunale per promuovere la formazione e l’informazione su un’alimentazione consapevole nelle scuole.
Il servizio di ristorazione scolastica della Città offre 8milioni e mezzo di piatti all’anno; 1.500 sono i bimbi ai quali sono prescritte diete speciali, cui si aggiungono 5.800 bambini che scelgono piatti diversi per esigenze etico-religiose o culturali; quest’anno si è aggiunta la dieta vegana. Ecco perché sono fondamentali la qualità delle materie prime, l’adeguatezza dei sistemi di cottura e confezionamento, l’igiene delle superfici negli ambienti di produzione e di lavorazione. I pasti prevedono frutta e verdura prodotte con metodo biologico o integrato e sono di filiera locale perché approvvigionarsi dai produttori comporta alcuni vantaggi: cooperazione fra i coltivatori, riduzione dei passaggi intermedi e contenimento dei costi, educazione alla conoscenza dei prodotti tipici, stagionalità e freschezza dell’ortofrutta, oltre a una riduzione dei livelli d’inquinamento. La carne distribuita nelle scuole torinesi è di razza bovina piemontese.
Un impegno notevole, dunque, che si affianca all’iniziativa Il menu l’ho fatto io rivolta a bambini, docenti, famiglie e commissioni mensa. Un percorso offerto alle scuole torinesi che desiderano affrontare i temi sull’alimentazione: dalla prevenzione dell’obesità infantile alla lettura dell’etichetta dei prodotti, dalla pratica di corretti stili di vita alla conoscenza delle filiere alimentari e dei prodotti locali per un consumo consapevole e all’impatto che può avere la produzione di alimenti sull’ambiente. Si tratta di un progetto innovativo che offre agli studenti la possibilità di partecipare all’elaborazione dei piatti e coniuga più fattori: salute, rispetto dell’ambiente e gradimento dei pasti consumati. Alcune pietanze scelte dai piccoli allievi – pizza, cotoletta alla milanese, salsiccia di pollo e tacchino, hamburger, primo sale, insalata di pomodori e finocchi gratinati – sono stati inseriti nel menu scolastico di quest’anno.