Milan Urban Food Policy Pact, il patto per il cibo nelle città

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Foto di gruppo dei sindaci presenti oggi a Milano per la firma del Milan Urban Food Policy Pact

Firmato oggi il Milan Urban Food Policy Pact, il patto internazionale sottoscritto da 100 città del mondo per rendere il sistema alimentare delle aree urbane più equo e sostenibile. Domani, 16 ottobre, il documento sarà consegnato al Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon che, dopo la visita al mattino al Forum Mondiale per lo Sviluppo economico locale che si sta svolgendo a Torino, si recherà all’Expo per le celebrazioni della Giornata Mondiale dell’Alimentazione.

Il Milan Urban Food Policy Pact è il frutto del confronto tra le città partecipanti e del lavoro di un gruppo di esperti sulle politiche e le buone pratiche in materia di sicurezza e sostenibilità alimentare nel contesto urbano.

“La globalizzazione dipende da ciò che accade e accadrà nelle comunità locali, ma deve essere sostenibile. Chi amministra sa che per essere sostenibile lo sviluppo deve essere tale da preservare l’ambiente e dare a tutti gli stessi diritti. Questo patto comincia oggi dai sindaci”. È quanto ha affermato il sindaco di Torino e presidente nazionale Anci Piero Fassino durante l’incontro milanese. A fare gli onori di casa il sindaco di Milano Pisapia, con ministri, commissari Ue e funzionari Onu e la presenza di 80 sindaci firmatari.

Il testo del patto è composto da:

a) una parte di premesse sui principi e il contesto internazionale
b) una parte di commitments in cui i sindaci si impegnano ad avviare azioni interne all’amministrazione e a livello territoriale per costruire sistemi locali dell’alimentazione più equi, sostenibili e sani. Inoltre si impegnano a partire dalle raccomandazioni (parte successiva) del patto per implementare la food policy locale.
c) una parte di raccomandazioni che è divisa in 7 macro aree.
1. contesto favorevole per un’azione efficace (governance)
2. alimentazione e diete sostenibili
3. giustizia sociale ed economica
4. ridurre la povertà e favorire l’accesso a cibo adeguato e nutriente.
5. produzione alimentare
6. approvvigionamento e distribuzione alimentare
7. sprechi alimentari