L’Europa riparte da Torino: lo hanno confermato al Teatro Regio a chiusura dell’ Italian-German High Level Dialogue con i loro interventi presidenti di Germania, Joachim Gauck, e Italia, Sergio Mattarella.
Di fronte a una platea di 500 studenti delle scuole superiori torinesi dove hanno trovato posto anche i vertici di alcune delle principali aziende italiane e tedesche e parlamentari dei due Paesi, i due Capi di Stato hanno ribadito l’importanza del progetto europeo in un momento storico nel quale crescono avversione e scettiscismo nei confronti dell’Unione.
C’è chi vorrebbe smontarla, chi fomenta paure e lavora per la dissoluzione di un progetto ancora incompleto, lontano da quell’Europa dei popoli sognata da Altiero Spinelli, di cui quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa, e dai padri fondatori.
Del ruolo del nostro continente si è discusso in piazza Castello. Nelle tre sessioni del bilaterale torinese – organizzato con il coordinamento dell’Ispi, l’Istituto per gli studi di politica internazionale e dalla Società tedesca per la politica estera – hanno avuto spazio i temi caldi della politica estera ed europea alle prese con pressioni migratorie, col cammino dell’Agenda digitale e con le crescenti e pesanti minacce alla sicurezza causate dai conflitti alle porte dell’Europa.
Dalle riflessioni all’interno dei gruppi di lavoro sono nate visioni che – è stato ricordato – hanno bisogno di norme e regole e, soprattutto, come ha sottolineato nel suo intervento di saluto il sindaco Piero Fassino, “di un’Europa che riscopra le ragioni della sua unità”.
Italia e Germania, da sempre protagoniste della storia del continente, hanno dimostrato anche a Torino di voler operare per trovare soluzioni sostenibili e di lungo periodo nel solco di un impegno che ha consentito all’Europa anni di benessere.