Quartieri Militari Juvarriani. Approvato il progetto di restauro delle facciate

Le facciate dei Quartieri militari juvarriani che si affacciano all’incrocio fra via del Carmine e corso Valdocco, potrebbero essere presto restaurate. Lo ha deliberato questa mattina la Giunta Comunale su proposta dell’assessora Francesca Leon e del vicesindaco Guido Montanari. Si tratta di una porzione del più ampio complesso dei due isolati di San Celso e San Daniele all’interno del quale è ubicato il Polo del ‘900 cui aderiscono, fra gli altri, il Museo diffuso della Resistenza con l’archivio nazionale cinematografico e l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza.

“L’interno degli edifici era stato completamente riqualificato negli anni passati, con una trasformazione che li ha resi un accogliente sito culturale, aperto alla cittadinanza. E’ ora pronto il progetto esecutivo per la risistemazione unitaria esterna del compendio, comprendente le facciate a tutta altezza della zona dell’esedra, oltre alle superfici dei portici e alla loro pavimentazione in pietra – sottolineano Francesca Leon e Guido Montanari -. Gli interventi necessari riguardano anche l’insieme di operazioni concernenti gli elementi architettonici decorati. Per tale ragione i lavori saranno preventivamente concordati e autorizzati dalle Soprintendenze, prima di dare avvio al cantiere, i cui costi, dell’ordine di 800mila euro, saranno finanziati con oneri di urbanizzazione. Con questo intervento intendiamo sottolineare come l’attenzione della nostra Amministrazione sia rivolto alla conservazione di un bene architettonico, prezioso e apprezzato da giovani studenti, ricercatori e cittadini, per conferenze, mostre ed eventi, un polo che custodisce eccezionali testimonianze del recente passato”.

Il progetto esecutivo è stato preparato dai tecnici del Servizio comunale Edilizia per la cultura.

Analoghi interventi di manutenzione sono in programma al tempio della Gran Madre e al Conservatorio Giuseppe Verdi. Per entrambi sono stati approvati gli esecutivi e i lavori saranno resi possibili attraverso capitoli di spesa afferenti l’Art-Bonus.