Approvata questa mattina dalla Giunta una delibera presentata dall’assessore al Bilancio, Sergio Rolando, che autorizza la Città di Torino – attraverso l’adesione alle proposte avanzate a livello nazionale da Cassa Depositi e Prestiti per gli enti locali in relazione ai pesanti effetti per i bilanci a seguito dall’emergenza sanitaria Covid-19 – alla rinegoziazione di mutui per un importo complessivo di quasi 114 milioni di euro di capitale residuo.
L’operazione, nello specifico, riguarda la corresponsione, al 31 luglio 2020, della sola quota di interessi maturata nella prima parte dell’anno e, al 31 dicembre 2020, di una rata semestrale che, oltre gli interessi, comprende una quota capitale pari allo 0,25% del debito residuo.Per l’anno 2020, la della quota produrrà un minor esborso di 4 milioni e mezzo di euro mentre, per gli anni successivi e fino al 2034, un ulteriore risparmio, rispetto alle condizioni relative al pagamento delle rate di debito previste prima della rimodulazione, di 30 milioni e 450mila euro.
Nel suo complesso, l’operazione comporterà minori oneri per l’ente fino al 2034 per 35 milioni di euro e maggiori dal 2035 al 2044 per 52 milioni e 300 mila euro, con un costo netto totale stimato in 17 milioni e 300mila euro.
Inoltre, per i 6 milioni e 950 mila euro di debito residuo con il Ministero dell’Economia e della Finanze, come consentito dalla legge 27/2020, è stato sospeso il pagamento della rata di quota capitale per l’anno 2020, pari a 600mila euro, che sarà versata nell’anno immediatamente successivo alla scadenza del piano di ammortamento.
Dallo stock di mutui rimodulati con Cassa Depositi e Prestiti, l’Amministrazione comunale ha escluso quelli già rinegoziati nel secondo semestre del 2019 e quelli per i quali sono stato stipulati contratti di derivati e che al momento presentano un mark to market negativo.
La delibera approvata questa mattina passerà nelle prossime settimane al vaglio del Consiglio comunale per il sì definitivo.