di Mariella Continisio
Aprendo questa mattina i lavori del festival dell’educazione nell’aula magna del Rettorato, alla Cavallerizza, il sindaco Piero Fassino ha detto: “Quanto sa e quanto sa fare una persona è condizione essenziale per avere più opportunità di scelta nella vita e, dunque, accrescere il bagaglio cognitivo di un ragazzo è il modo più prezioso per consentirgli di costruire il percorso della propria vita. Investire sul sapere è decisivo. Partendo da qui abbiamo alla riflessione sui tanti aspetti della didattica e della formazione a partire dall’infanzia e dall’adolescenza“. Il sindaco ha poi spiegato che il lavoro che si svolgerà in questi quattro giorni sarà un accompagnamento alle politiche educative della Città che consolidano gli investimenti che l’Amministrazione Comunale ha fatto nel corso degli anni sull’educazione e sulla formazione: “Sottolineo questo impegno, che sarà potenziato perché il futuro di Torino si gioca investendo su sapere e conoscenza. Anche la Callerizza che oggi ospita i lavori del Festival dell’Educazione diventirà il centro della cultura, un luogo del sapere e della conoscenza che rafforza e integra il territorio in cui è inserita per creare un distretto culturale insieme all’Università, al Teatro Regio a Palazzo Madama e Palazzo Reale e al museo del Cinema“. “L’iniziativa di oggi – ha concluso il sindaco – non è soltanto parte di un impegno educativo della Città, ma fa parte di una scelta precisa in cui la cultura è fattore d’identità del nuovo modello di sviluppo“.
Queste giornate saranno significative, ha ancora sottolineato Fassino, perché offriranno l’occasione per un dibattito sulle esperienze laboratoriali di Iter, sulla dispersione, sui progetti sul cibo e sulla collaborazione tra le scuole dell’obbligo, scuole superiori e l’Università, un rapporto quest’ultimo che ha assunto caratteristiche originali utile non solo alla nostra città.
Mariagrazia Pellerino, responsabile comunale alle poliche educative, nel suo intervento ha spiegato che la cittá è un ecosistema formativo e di connessioni educative: “La cittá è un luogo del divenire dell’umanità, rappresenta la dimensione del cambiamento. Il 30% dei bambini non sono di origine italiana e molti genitori sono i figli degli immigrati della seconda generazione. Siamo di fronte a nuove culture urbane. Saranno proprio questi bambini, che frequentano le nostre scuole a inventare quei lavori che non esistono ancora. L’educazione, dunque, è disponibilità al cambiamento, alla capacità di essere connessi per creare una cittá come ecosistema formativo. Bisogna lavorare per creare passaggi nella filiera educativa, creare quella porosità necessaria affinchè un percorso formativo si sviluppi dalla scuola dell’infanzia fino all’Università“.
In questi giorni di dibattiti e confronti ci proponiamo, ha aggiunto Mariagrazia Pellerino di sviluppare il desiderio della conoscenza e del sapere “per ricollocarlo al centro dell’educazione delle nuove generazioni“.
I lavori delle sedute plenarie si possono vedere in streaming collegandosi al sito www.unito.tv/unitomedia
GLI APPUNTAMENTI DI DOMANI E DOMENICA
sabato 14 novembre
Le Sedute Plenarie alla Cavallerizza Reale in via Verdi 9
ore 14 SISTEMI EDUCATIVI NEL MONDO: un confronto tra quello italiano, cinese, tedesco e rumeno. Una tavola rotonda per discutere e mettere a confronto alcuni sistemi d’istruzione internazionali, analizzandone le specificità pedagogiche, culturali e organizzative, i punti di forza e di debolezza, alla luce anche dei risultati di apprendimento rilevati dalle principali indagini internazionali, come Ocse-Pisa, Pirls e Timss.
ore 16 CITTA’ EDUCATIVA: LA CITTÀ-MONDO E IL MONDO-CITTÀ: Un confronto sulle principali sfide che connotano il futuro delle nostre città. Come le connessioni educative possono contribuire a rendere più inclusive le città contemporanee e favorire le relazioni e gli scambi reciproci nelle comunità plurali. Parteciperanno gli assessori all’istruzione dei comuni di: Milano, Palermo, Trieste, Napoli, Bologna, Torino, Barcellona e Glasgow.
ore 18 LA CITTA’ COME ECOSISTEMA FORMATIVO: incontro con Saskia Sassen, docente di sociologia alla Columbia University di New York, nota per le sue analisi sulla globalizzazione e i processi transnazionali. Ha teorizzato la “città globale”: un nuovo concetto per studiare le città come luoghi di intersezione tra globale e locale, ma anche di possibile esclusione.
Seminari e workshop
dalle 9 alle 11
La filosofia entra in carcere. Un’esperienza di pratica e consulenza filosofica nell’istituto penale Ferrante Aporti
Lingua italiana e plurilinguismo nella scuola: lezione di italiano L2 (rivolta ai bambini di recente arrivo nel nostro Paese) con dimostrazione nel cortile del Rettorato
Fuori classe, progetti e interventi per contrastare la dispersione scolastica
Spettacolo teatrale
alle 21 spettacolo teatrale per le famiglie “Non voglio andare a scuola” che si svolgerà alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani in corso Galileo Ferraris 266. La rappresentazione sarà replicata il giorno successivo, domenica 15 novembre alle 16.30.
Domenica 15 novembre
dalle 14 alle 18 genitori e bambini potranno passare un pomeriggio nelle sezioni didattiche di: Accademia delle Scienze, Accademia di Agricoltura, Gam, Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Museo Ettore Fico, Parco Arte Vivente – Centro d’Arte Contemporanea, Museo A come Ambiente – Environmental Museum. Per partecipare è necessaria la prenotazione.
Il programma del Festival e consultabile sul sito web della Città: www.comune.torino.it/festivaleducazione