Un’altra idea di sviluppo e convivenza, dal 4 al 9 giugno torna Cinemambiente

Più di 70 film da 27 Paesi di 4 continenti. Cinemambiente torna dal 4 al 9 giugno per la sua 27esima edizione, la prima del Festival senza Gaetano Capizzi, suo fondatore e direttore fino allo scorso anno, al quale è dedicata .

Sono storie contemporanee e coinvolgenti, pellicole capaci di documentare problemi nel solco del credo che ha caratterizzato l’impegno di Capizzi in quasi un trentennio: i film possono essere uno strumento straordinario per capire, e far capire, l’importanza di tutelare il Pianeta in cui viviamo.

“Movies Save the Planet”, concetto centrale nella storia del Festival, a cui si ispira anche questa edizione che, nella grafica a specchio ripresa da Magritte e nel claim “The Art of Greenwatching”, sottolinea la centralità, dall’una e dall’altra parte dello schermo, dello sguardo di chi fa cinema focalizzandosi sul tema ambientale e di chi ne è spettatore.

Proposti nelle suddivisioni ormai tradizionali – il Concorso documentari, il Concorso cortometraggi e le due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, cui si aggiungono alcune proiezioni speciali – i film presentati saranno l’occasione per il pubblico di scoprire l’estrema varietà di storie e temi che oggi compone la galassia dei green movies.

La globalizzazione delle emergenze ambientali allarga il concetto di sostenibilità ad ambiti, pratiche e contesti nuovi, che attirano l’interesse del cinema di settore e si affiancano ai più consolidati film di denuncia e reportage.

Il Festival si aprirà con Amazonas, maior rio do mundo (1918), capolavoro del muto perduto e ritrovato, diretto dal pioniere del cinema brasiliano Silvino Santos e primo lungometraggio girato in Amazzonia, che sarà musicato dal vivo dal pianista e compositore Alberto Tafuri.

La chiusura sarà affidata al nuovo film di Luc Jacquet, Voyage au Pole Sud, con cui trent’anni e più dopo la sua prima spedizione in Antartide, il regista Premio Oscar torna ancora una volta in quella regione che non ha mai smesso di richiamarlo a sé.

Il Premio Stella della Mole green è attribuito a Bruno Bozzetto, a cui il Festival renderà omaggio con la proiezione di una selezione di cortometraggi realizzati dal regista dal 1967 a oggi, tra cui il recente Sapiens?.

Il Premio letterario Le Ghiande è attribuito quest’anno alla saggista e divulgatrice scientifica, autrice e conduttrice televisiva Alessandra Viola.

Accanto ai film, numerosi gli appuntamenti di approfondimento, per parlare di città resilienti e in trasformazione, di foreste urbane, dell’energia nascosta nei beni che acquistiamo, di scienza e storytelling, di eco-cinema, di conservazionismo, senza dimenticare gli appuntamenti “off”, tra cui il cooking show ecogastronomico e la notte in musica ai Murazzi.

Le proiezioni saranno ospitate nelle sale Cabiria e Soldati del Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema in via Giuseppe Verdi 18. A partire dal giorno successivo alla proiezione in sala, una selezione di film sarà visibile online tramite il sito del Festival, www.festivalcinemambiente.it, fino al 18 giugno, sulla piattaforma OpenDDB, che avrà una capienza di 500 accessi per ciascun titolo.

L’ingresso e l’accesso a tutti gli eventi del Festival sono gratuiti. I biglietti per le proiezioni saranno in distribuzione giorno per giorno al Cinema Massimo. Possono essere ritirati anche prima dell’orario di proiezione (massimo due biglietti a persona). L’ingresso al Circolo dei lettori è gratuito fino a esaurimento posti.