Stop alle agevolazioni su Tari e Imu per chi non rispetta le scadenze di pagamento

di Mauro Gentile

Niente agevolazioni sulla tassa raccolta rifiuti per le famiglie a basso reddito (Isee) e stop alla concessione dei permessi di occupazione del suolo pubblico ad aziende e attività commerciali che non risultano in regola con il versamento di canoni e tributi comunali.

“Si tratta di un’azione che integra le iniziative, già in atto, di contrasto al fenomeno della morosità o comunque dei pagamenti effettuati in colpevole ritardo  – spiega l’assessore al Bilancio e ai Tributi, Sergio Rolando. E’ di fatto una misura  adottata allo scopo di spingere i contribuenti, se intendono beneficiare di riduzioni od ottenere permessi nel caso delle attività economiche, a corrispondere gli importi dovuti per Imu e Tari rispettando le scadenze di pagamento fissate”.

La prima scadenza, in ordine di tempo, riguarda aziende, negozi, uffici e laboratori artigianali a cui è richiesto il pagamento del saldo Tari entro 30 novembre. Nel caso di mancato rispetto del termine, come detto, saranno negate le autorizzazioni relative all’occupazione di suolo pubblico.

Per le famiglie l’ultimo giorno utile per il pagamento della tassa raccolta rifiuti è lunedì 11 dicembre. Una scadenza vincolate per coloro che hanno richiesto l’agevolazione sulla base del reddito attestato dal modello Isee. Anche in questo caso, il ritardo comporta l’automatica cessazione del beneficio e il recupero dell’intero importo dovuto con la cartella del 2018.

Rispettare le scadenze è importante e conviene perché consente di non perdere e vantaggi fiscali ed evita, a seguito delle inevitabili intimazioni e poi ingiunzioni, di pagare un conto ben più alto perché gravato da sanzioni e interessi moratori.

L’ultima scadenza dell’anno legata ai tributi comunali riguarda il saldo Imu, il cui termine di pagamento è lunedì 18 dicembre. Anche per l’imposta sulla proprietà degli immobili gli uffici comunali raccomandano il effettuare il versamento entro il termine di legge. Nel caso ciò non avvenga o di parziali oppure di omessi versamenti, dal 2018 niente più attività di sollecito bonario e della relativa concessione a società e persone fisiche non in regola con i pagamenti, dell’opportunità di versare il saldo 2016 attraverso la modalità del ravvedimento operoso.

Grazie al potenziamento del sistema di controllo e delle attività di accertamento, dal prossimo mese di gennaio gli uffici comunali saranno in grado di verificare in tempo reale lo stato dei pagamenti e, nel caso di versamenti non effettuati, di applicare sanzioni nella misura del 30%  e, entro la fine del 2018, della iscrizione a ruolo che rappresenta l’avvio delle procedure di riscossione esattoriale.