Il Sindaco incontra i lavoratori del Goethe Institut

Il sindaco Stefano Lo Russo ha incontrato oggi insieme alla Vicesindaca Michela Favaro una delegazione di lavoratori e studenti del Goethe Institut, riuniti sotto Palazzo civico insieme ai sindacati per protestare contro la decisione dell’Istituto di chiudere la sede torinese. Il Sindaco ha spiegato loro di aver firmato oggi una lettera insieme alle assessore a Lavoro e Cultura, Gianna Pentenero e Rosanna Purchia, indirizzata al presidente del Goethe, all’ambasciatore tedesco e alla ministra degli Esteri tedesca in cui si chiede di riconsiderare questa scelta.

“Proveremo – ha detto – a scongiurare, per quanto possibile, la chiusura. La notizia ci ha colti di sorpresa e combatteremo per tenere aperto il Goethe a Torino. Non dipende direttamente dalla Città – ha aggiunto Lo Russo-, ma facciamo quello che possiamo. Come amministrazione siamo attenti alla questione del tedesco a Torino, per il ruolo culturale e per la collaborazione internazionale”.

A sostegno dell’ente culturale si è mobilitata tutta la città, quasi 17 mila le firme raccolte finora.

“Insieme alla collega Rosanna Purchia – aggiunge l’assessora al Lavoro Gianna Pentenero- abbiamo incontrato più volte nelle ultime settimane i vertici torinesi del Goethe, i lavoratori e le rappresentanze sindacali i perché l’esperienza culturale e formativa del Goethe a Torino non si può perdere. Come città ci stiamo attivando attraverso i contatti con le altre realtà sede dell’istituto, con la direzione centrale e la rappresentanza diplomatica tedesca per trovare una soluzione a questa chiusura. Noi vogliamo sottolineare come la perdita dell’istituto potrà pesare sull’offerta culturale della città e sulle risorse da fornire al tessuto economico” .

“Sarebbe una grande perdita per la città dal punto di vista culturale, a maggior ragione senza una reale motivazione se non quella dovuta a un piano di tagli lineari.  Metteremo in campo tutto il nostro impegno e le nostre energie  per evitare che questo accada in maniera definitiva” conclude l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia.