TOmini, il cortometraggio realizzato dai ragazzi della masterclass di animazione del 24° Sottodiciotto Film Festival & Campus

S’intitola TOmini il cortometraggio prodotto nel corso della masterclass residenziale organizzata dal 24° Sottodiciotto Film Festival & Campus che ha visto ospiti a Torino gli studenti di due delle più prestigiose scuole di animazione d’Europa e del mondo, la Gobelins School di Parigi e la Moholy-Nagy University of Art and Design di Budapest. Con un lavoro comune intensissimo e senza soste, sotto la guida d’eccezione della regista Maya Yonesho, gli studenti stranieri, insieme con gli allievi del CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola di animazione di Torino, hanno realizzato in una sola settimana il video animato, presentato ieri al Festival.

Il titolo fa riferimento, come esplicita il film stesso, ai “little cheese from Turin”, ma, scomposto in TO-mini, contiene anche un’indicazione sulle tecniche realizzative utilizzate e sulla città ospite a cui rende omaggio. Il cortometraggio segue infatti l’originale modalità ideata da Maya Yonesho e da lei battezzata “Daumenreise” (“viaggio del pollice”), una sorprendente sintesi tecnica di animazione pittorica, stop-motion e pixillation, in cui alle riprese di Torino si sovrappongono i mini-disegni animati su foglietti di carta di riso, tenuti da una mano davanti allo schermo come in un piccolo carnet di viaggio elaborato strada facendo. Già adottato dalla regista in altri 45 cortometraggi realizzati in 22 Paesi, il Daumenreise ‒ spiega Maya Yonesho – racchiude tre fondamentali indicazioni: “Incontrare persone, fare animazione, godersi i luoghi e il cibo”. A Torino la sintesi dell’‟animazione itinerante” sembra perfettamente riuscita. Il breve film di cinque minuti e mezzo realizzato dal team dei dodici partecipanti alla masterclass – coordinata da Andrea Pagliardi ‒ è un viaggio nelle locations più caratteristiche della città (dai portici e dalle piazze eleganti, alle Porte Palatine fino alla collina) e, insieme, nelle sue eccellenze gastronomiche uniche: dai gianduiotti alle brioches cubiche di nuova tendenza, dalla Mole che si capovolge in un “bicerin” alla Fetta di Polenta che si trasforma in una manciata di grissini.

La masterclass del Festival, svoltasi presso gli spazi di ITER – Comune di Torino, è stata realizzata in collaborazione con il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola di animazione di Torino, con Torino Futura, progetto promosso dalla Città di Torino e realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, e con le Scuole Gobelins e Moholy-Nagy.

La Scuola di Animazione di Torino del Centro Sperimentale di Cinematografia è stata fondata nel 2001. È l’unica scuola di cinema d’animazione italiana con un’offerta di specializzazione triennale. Obiettivo della scuola è formare artisti e tecnici indirizzati alle principali aree professionali: Character design, Scenografia, Storytelling visivo, Previsualizzazione e Storyboard, Animazione 2d e 3d; Compositing, Regia e Art Direction.

La Moholy-Nagy University of Art and Design (MOME) è nata nel 1880 come Scuola Reale Nazionale Ungherese di Arti e Mestieri dedicata alla scultura in legno. Il corso di animazione è stato inserito nel 1980 grazie alla partnership con Pannonia

Filmstudio, studio di animazione di proprietà statale durante l’era comunista per il quale hanno lavorato tutti i più importanti animatori del Paese. Il programma Animation BA è un laboratorio creativo e il punto di riferimento dell’animazione ungherese.

La parigina Gobelins School è considerata una delle migliori scuole di animazione al mondo, esiste da più di 50 anni, ha tra i suoi punti forti un’utenza internazionale di altissimo livello e offre una formazione completa ai mestieri dell’animazione, con una proposta didattica che va dalle lauree triennali ai master di specializzazione, ai workshop, con programmi che spaziano dal design alla produzione in tutte le sue forme, dalla stampa 4.0 alla realtà virtuale.

Maya Yonesho è nata nel 1965 a Hyogo, in Giappone. Dopo aver lavorato per diversi anni come insegnante d'arte è tornata al college per studiare pittura giapponese e arte concettuale e multimediale presso la Kyoto City University of Arts e il Royal College of Art di Londra. Ha realizzato programmi televisivi per bambini con la tecnica della claymation e diversi film indipendenti. Attualmente conduce laboratori di animazione in tutto il mondo. È autrice, tra gli altri, di Introspection (1998), Üks Üks (2003), Barnadis Trossets de Barcelona (2013) e Wiener Wuast (2016).