Si inaugurerà con un nuovo allestimento di Francesca da Rimini di Riccardo Zandonai la nuova stagione di opera e balletto del Teatro Regio di Torino, dal titolo “Rosso”. Dieci titoli, quattro nuovi allestimenti, tre appuntamenti di danza, il ritorno di Riccardo Muti nel Macbeth di Verdi e di Roberto Bolle con Caravaggio. Per la prima volta a Torino i Dialoghi delle carmelitane di Poulenc.

“Il Teatro Regio è molto più di un luogo dedicato alla musica – ha dichiarato il sindaco della Città di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo -. È uno spazio in cui la città si specchia, si riconosce e si interroga. Con la nuova Stagione, il Regio conferma il suo ruolo di bussola culturale, capace di coniugare tradizione e innovazione, arte e impegno civile. Salutiamo con entusiasmo la nomina del Maestro Andrea Battistoni a Direttore musicale, il ritorno di artisti straordinari come Riccardo Muti e Roberto Bolle e un cartellone che sa parlare al presente. Il Regio è un patrimonio collettivo, un’eccellenza costruita ogni giorno con passione e visione, da sostenere e vivere insieme”.
“La nuova Stagione del Teatro Regio – ha dichiarato il sovrintendente del Teatro Regio Mathieu Jouvin – si addentra in quella “regione cruciale dell’anima”, evocata dallo scrittore e intellettuale francese André Malraux, in cui ciascuno di noi è messo alla prova perché chiamato a discernere tra egoismo e solidarietà, tra potere e giustizia. Il filo conduttore della Stagione è Rosso, il colore del desiderio e della colpa, simbolo di conflitto e tensione vitale; è il sangue, l’ardore, il fuoco del desiderio e il calore di chi lotta per un ideale, per amore, per la libertà. Quello che ci interessa raccontare non è il traguardo, ma il percorso: incerto, irto di ostacoli, capace di rivelare la complessità dell’animo umano. È in questa fragile tensione tra desiderio e limite che il teatro trova il suo senso più autentico”.
Accanto al grande repertorio – Macbeth, La Cenerentola, I puritani e Tosca – il Regio propone opere meno rappresentate quali Il ratto dal serraglio di Mozart e I puritani di Bellini e opere rare come Francesca da Rimini, rappresentata per la prima volta a Torino nel 1914, e i Dialogues des Carmélites di Poulenc, mai eseguita nella nostra città. Completano il cartellone lo spettacolo “Caravaggio” di Roberto Bolle e due balletti classici nel mese di dicembre, Romeo e Giulietta di Prokofiev e Il lago dei cigni di Tchaikovskij. Una stagione pensata per un pubblico curioso e aperto, un’offerta ampia e articolata, capace di parlare a sensibilità diverse. Non mancano poi iniziative e spettacoli pensati specificamente per famiglie e scuole, anche attraverso adattamenti drammaturgici.
Per ogni titolo il Teatro Regio ha ideato una specifica campagna di comunicazione, studiando per ogni produzione un’immagine forte, autonoma e coerente con il concept generale della stagione, quel “rosso”, filo conduttore tematico e cromatico.