di Mariella Continisio
Ai Murazzi Student Zone e nei locali del The Beach questa mattina ragazze e ragazzi erano in coda al desk di accoglienza e poi si sono distribuiti tra gli stand informativi di atenei e istituti d’alta formazione, la Living Library e l’Area motivazionale realizzati ad hoc per loro nell’ambito dell’iniziativa Ready, Steady… Studyintorino.
Il progetto – promosso dall’Assessorato comunale alle politiche educative, nell’ambito del progetto Torino Città Universitaria e in collaborazione con il Centro Informagiovani – è rivolto agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole superiori che dovranno scegliere gli studi accademici. Molti, alla soglia del conseguimento del diploma, avvertono l’esigenza di essere affiancati in un momento così importante della loro vita, così come hanno raccontato Marco, Sofia, Federico, Simone, Luigi ed Edoardo. Un gruppetto di amici che frequentano scuole diverse: dal liceo scientifico Amaldi di Orbassano al liceo musicale Cavour, all’istituto tecnico Plana. Per Marco “questa iniziativa è un’opportunità per farsi un’idea e un’opinione su cos’è l’università”. “Frequento il quarto anno di liceo e non so cosa fare. Sono qui per avere una visione più chiara” ha spiegato Sofia. Federico, frequenta il liceo scientifico, quasi si nasconde dietro i suoi compagni. Sta un po’ in disparte, si sente in colpa perché è assonnato “al mattino vorrei dormire” si lascia scappare. Solo quando gli dico che anche mio figlio, adolescente come loro, ha lo stesso desiderio, a voce bassa racconta: “Ho le idee confuse, sono in alto mare, vorrei fare un percorso di studi che mi dia subito delle certezze”.
Alcuni, come Marco e Simone, sanno già cosa vorranno fare da grandi, l’ingegnere o il fisico il primo e il medico il secondo, tuttavia hanno sentito la necessità di venire ai Murazzi per “raccogliere materiale e ascoltare quei giovani che già hanno intrapreso quel percorso di studi”. Qualcuno si è lamentato perché la scuola li ha informati solo ieri di questa iniziativa, ma per fortuna il passa parola degli amici li aveva già allertati, altri hanno puntato il dito contro il preside che non era d’accordo a giustificare l’assenza. Poi, come gli altri studenti – sono arrivati i ragazzi del Volta, dell’Avogadro e del Grassi -, si sono diretti agli stand degli atenei e degli istituti di alta formazione per raccogliere materiali e informazioni su corsi, attività, immatricolazioni, conoscere prossimi open day. Nella Living Library hanno chiacchierato e si sono confrontati con studenti universitari (26 giovani che si danno il cambio ogni due ore), raggruppati per materia e disponibili a raccontare le loro esperienze di studio. Francesca Allotti e Ilaria Malisan sono due studentesse iscritte all’Università di Torino e alla Scuola di studi superiori “Ferdinando Rossi”, istituto pubblico collegato a Unito a cui si accede superando un test d’ingresso a numero chiuso (max 30 posti). Il percorso di studi, parellelo a quello universitario, prevede corsi umanistici e scientifici su temi di attualità analizzati sotto un profilo interdisciplinare. Tanti hanno incontrato orientatori professionisti del servizio Orientarsi della Città Metropolitana e compilato un questionario motivazionale. Fuori, dai Murazzi e dal The Beach, è stata allestita la sala studio, per non interrompere le abitudini di quanti scelgono questo luogo per studiare, e istallato il gazebo del Cus Torino, per fornire informazioni sui loro servizi. Questa sera, dopo l’aperitivo delle 18, un rappresentante dell’Edisu Piemonte ha parlato di borse di studio, collegi universitari, mense e aule studio e uno del Cus Torino del Centro Universitario Sportivo.
Domani, dopo le 18, è la volta del Cest (Centro per l’Eccellenza e gli Studi Transdisciplinari), della Scuola di studi superiori, del Collegio Carlo Alberto e dei rappresentanti degli Its (Istruzione Tecnica Superiore) torinesi.