Mezzo secolo di Teatro Regio

Il 10 aprile 2023 il Teatro Regio progettato dall’architetto Carlo Mollino compie mezzo secolo: in questo giorno, cinquant’anni fa, Maria Callas insieme a Giuseppe Di Stefano firmò i “Vespri siciliani” di Giuseppe Verdi, unica regia della sua vita. Per festeggiare questo compleanno così importante il teatro si apre alla città, con un ricco calendario di eventi. I festeggiamenti prenderanno il via il 10 aprile, quando una gigantesca candelina illuminerà la Mole Antonelliana. Sabato 15 e domenica 16 saranno invece due giornate di apertura straordinaria del teatro, che si potrà visitare gratuitamente ascoltando le voci degli Artisti del Regio Ensamble e del Coro di voci bianche. Sempre il 15 aprile alle 18 il soprano Raina Kabaivanska, protagonista dell’inaugurazione del 1973, si racconterà alla città con il giornalista Giorgio Rampone.

Il programma è stato presentato questa mattina in conferenza stampa dal Sindaco e presidente della Fondazione Teatro Regio Stefano Lo Russo insieme al Sovraintendente Mathieu Jouvin e dal direttore artistico Cristiano Sandri.

“Gli anniversari come questo – ha spiegato Lo Russo- sono un momento di grande celebrazione, di festa, ma anche l’occasione per fermarci a riflettere sul presente, su un luogo, su una storia, una tradizione. In questi cinquant’anni il Regio è diventato un teatro riconosciuto a livello nazionale e internazionale e amatissimo dai torinesi, polo d’attrazione per artisti, appassionati, sostenitori e persino per esperti di architettura, catturati dallo splendido progetto di Mollino, conquistandosi un ruolo di primo piano nella promozione della Città. Un mezzo secolo di storia importante che, dopo gli anni difficili delle chiusure imposte dalla pandemia, ci fa guardare al futuro con la certezza che quella capacità di rinnovarsi e sperimentare, unita ad un’offerta artistica di grande qualità, continueranno a fare del Teatro Regio un’istituzione culturale di primo piano, ma anche un luogo che ci regala emozioni e che tiene unita una comunità trasversale fatta di storici abbonati, giovani e studenti ma anche nuovi appassionati”.