La chiesa della Madonna del Pilone

di Antonella Gilpi

La chiesa della Madonna del Pilone fu costruita nel 1645 per volere di Madama Reale Cristina di Francia a ricordo del miracoloso salvataggio dal fiume di una bambina, avvenuto nel 1644 per opera della Vergine.

madonnapiloneLa cronaca ci tramanda la storia del miracolo avvenuto il 29 aprile 1644 quando la signora  Mollar, moglie del Provveditore della Casa Ducale, si recò con la figlioletta al mulino, chiamato tradizionalmente “mulino delle catene” in “contrada nuova” per far macinare del grano. Poco prima di giungere a destinazione la donna si sofferma presso il pilone votivo, sul quale è raffigurata la Beata Vergine, per dire una preghiera.

Arrivata al mulino, mentre la donna si intrattiene con il mugnaio, la bambina gioca tra i locali del mulino, apre una porta, utilizzata dal mugnaio per la manutenzione delle ruote, e non trovando supporti cade nel vortice delle acque mosse dalle ruote del mulino. La madre allora corre al pilone votivo invocando l’aiuto della Beata Vergine. Ecco apparire sulle acque una “bianca Signora” che afferra la bambina per affidarla ai soccorritori che stavano giungendo increduli su una barchetta per trarla in salvo. Tutti i curiosi giunti sulla riva gridarono al miracolo.

Maria Cristina di Francia, Madama Reale, si commosse a quel racconto e quando anche l’autorità ecclesiastica ebbe appurato la veridicità del fatto, dispose che in quel luogo fosse eretta una Chiesa nota oggi come Madonna del Pilone, dedicata all’Annunziata.

Viene costruita dapprima una cappella che racchiude il pilone con l’effige della Madonna, realizzato con le offerte dei fedeli, poi con la magnanimità di Madama Reale viene costruita la Chiesa.

La devozione dei fedeli verso la Vergine crebbe talmente che quando si costruì una nuova chiesa in via Po fu dedicata all’Annunziata e Madama Reale andò a posarvi la prima pietra il 19 luglio 1648.

Anche i Savoia espressero una particolare predilezione per la Madonna del Pilone dove andarono a pregare Emanuele Filiberto e poi Vittorio Emanuele I, mentre si accingeva a salire a Superga il 9 giugno 1814 dopo essere tornato a regnare sui suoi territori, passata la bufera bonapartista.