Domeniche all’Archivio storico: le opinioni di Stefano Benedetto

di Luisa Cicero

Intervista a Stefano Benedetto, dirigente Archivi, Musei  e Patrimonio Culturale della Città di Torino.

Stefano Benedetto
Stefano Benedetto

 

L’Archivio Storico apre le porte della mostra ‘La Città in Archivio. Storie di Torino dalle origini alla vigilia della Grande guerra’ anche la domenica. Un modo per coinvolgere ancora di più il pubblico?

Certamente! L’Archivio si trova a due passi dalle vie dello shopping e del passeggio.  Abbiamo pensato che al pubblico potesse piacere l’idea di poter visitare le nostre ‘collezioni’ anche la domenica. È importante rendere fruibile al massimo e ai più i documenti che raccontano la storia della nostra città.  

In quali domeniche sarà aperta?

Per ora iniziamo con 4 domeniche, una al mese: il 15 febbraio, il 15 marzo, il 19 aprile e il 17 maggio 2015. Saremo aperti e in orario 10-18. In queste giornate festive oltrepassando la porta dell’Archivio, in via Barbaroux 32, sarà possibile riscoprire  l’antico cuore di Torino. L’ingresso è come sempre libero e gratuito.

Qual è il filo conduttore della mostra?

Si tratta della storia di Torino vista attraverso i documenti dell’Archivio. Il percorso è scandito per tappe e segue l’ampliamento urbano di Torino. Racconta in sintesi alcune delle vicende politiche più salienti, i momenti storici in cui la città ha assunto un ruolo via via sempre più importante come ad esempio è accaduto quando è stata capitale prima del ducato di Savoia, poi del regno di Sardegna e infine d’Italia. Saranno visibili alcune scene di vita politica, sociale, culturale ed economica della città, raccontate in immagini o attraverso alcuni documenti in cui compaiono brevi note storiche. Non vanno poi dimenticati alcuni approfondimenti dedicati alle antiche guide della città, alla peste e all’assistenza ai bisognosi, sezioni che nel corso del tempo saranno rinnovate attraverso una rotazione dei materiali in nostro possesso nei depositi.

Ci indica alcuni dei documenti più interessanti  tra gli esposti?

Ce ne sono diversi. Sicuramente il Codice della Catena, un volume del 1360 che contiene i primi statuti della città, il cui nome deriva dal fatto che venisse assicurato con una robusta catena al bancone dov’era consultabile, ovviamente all’interno del Palazzo Civico. Oppure il Theatrum Sabaudiae, che fu pubblicato nel 1682 e raccoglie 145 spettacolari vedute di torino e delle principali località del ducato oltre alle immagini di alcuni monumenti degli Stati sabaudi e della capitale. O ancora la Cassetta del Miracolo del 1613, con documenti e oggetti relativi al miracolo eucaristico (Corpus Domini) raccolti in occasione del 150 anniversario.

La mostra “La Città in Archivio. Storie di Torino dalle origini alla vigilia della Grande guerra” è ospitata all’Archivio Storico della Città di Torino, via Barbaroux 32, fino al 30 giugno 2015. A ingresso libero, è accompagnata da un catalogo acquistabile al prezzo di 5 euro. Apertura settimanale: lunedì al venerdì in orario 8.30-16.30. Straordinarie: domenica 15 febbraio, 15 marzo, 19 aprile e 17 maggio 2015 – Orario: 10-18. Archivio Storico della Città di Torino – via Barbaroux, 32 – Torino – http://www.comune.torino.it/archiviostorico/

Miniature dei santi protettori della città e gli stemmi dei Savoia e del Comune. (Carte sciolte, n. 390). Il Libro degli statuti della città di Torino, redatto nel 1360.
Miniature dei santi protettori della città e gli stemmi dei Savoia e del Comune. (Carte sciolte, n. 390). Il Libro degli statuti della città di Torino, redatto nel 1360.