‘Musica alle corti’, il cartellone pomeridiano del Torino Classical Music Festival

di Luisa Cicero

In occasione del Classical Music Festival la città di Torino apre nuovamente al pubblico le principali corti dei suoi palazzi barocchi.MUSICA ALLE CORTI (20)La mostra ‘Arte alle Corti’, percorso di sculture e installazioni d’arte contemporanea, diventa il palcoscenico per i concerti di Musica alle Corti che durante le giornate del Classical Music Festival vanno a completare il cartellone, dedicato quest’anno alle suggestioni d’Oriente.

In questa proposta sono coinvolti gli insegnanti e gli studenti, stranieri e italiani, dei Conservatori di Torino e del Piemonte, nell’ottica di allargare il bacino di fruizione del repertorio classico a un pubblico giovane e il più eterogeneo possibile. All’interno della rassegna trovano spazio anche appuntamenti speciali, come il concerto a Palazzo Barolo del violinista Vlad Maistorovici in collaborazione con l’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, o il duo nipponico formato da Kazuhito e Koyumi Yamashita a San Pietro in Vincoli in occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Italia e Giappone.MUSICA ALLE CORTIAncora una volta la musica d’arte diventa occasione per scoprire piccoli e grandi tesori artistici e architettonici, siano essi oltre confine o appena dietro l’angolo.

“Quest’anno Musica alle Corti allarga ulteriormente il proprio orizzonte, coinvolgendo nel proprio programma giovani musicisti italiani e stranieri, la cui provenienza arriva a toccare l’Estremo Oriente passando attraverso l’Est europeo e la Cina – dichiara Matteo NEGRIN, direttore artistico di Musica alle Corti -. Rileviamo con soddisfazione il coinvolgimento attivo dei tanti partner istituzionali e privati, oltre alla presenza vivacissima di associazioni costituite da seconde generazioni. Abbiamo deciso di continuare a scommette su un format che colloca la Musica d’Arte in luoghi e orari non tradizionali, circostanza che ci permette di intercettare e soddisfare quelli che definiamo i nuovi pubblici della Cultura, tema cruciale delle attuali politiche culturali in Europa e che qui, a Torino, trova interessanti sviluppi e sempre più felice attuazione.” 

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