“Vis- à- Vis”, discorsi sull’Europa contemporanea nel riflesso di Jean-Jacques Rousseau

“Vis- à- Vis” (Discorsi sull’Europa contemporanea nel riflesso si Jean-Jacques Rousseau) è un festival culturale italo-francese per riflettere sul senso dell’Europa contemporanea, indagare la sua dimensione culturale, osservarne frontiere e valori, ed è promosso dalla Fondazione Circolo dei Lettori di Torino e dai Musei Civici di Chambéry, nel programma di cooperazione transfrontaliera Interreg-AlCOTRA.
Nelle due città scrittori e artisti esplorano l’idea di Europa oggi, lasciandosi ispirare da alcuni grandi temi del pensiero rousseauiano: l’uomo come essere naturale in rapporto con la cultura della società, l’auto-indagine e la scrittura di sé, l’identità e l’appartenenza. Il pensiero di Europa come luogo d’incontro, come territorio familiare, si conduce perfettamente alle riflessioni di Jean-Jacques Rousseau, alla sua idea di natura, e di uomo come parte dell’ecosistema.

Il festival “Vis- à- Vis” iniziato il mese di giugno a Les Charmettes a Chambéry – dove J.J.Rousseau ha trascorso anni importanti della sua formazione, anche se la sua conversione spirituale è maturata a Torino –  prosegue il 6, 13, 19, 20 e 27 ottobre al Circolo dei Lettori.

Per il primo appuntamento del 6 ottobre Corinne Pelluchon propone come tema un nuovo illuminismo in grado di accompagnare questo mondo segnato dal risveglio dei nazionalismi, dall’aumento delle disuguaglianze, dalle crisi ambientali e sanitarie.

Il 13 ottobre Emanuele Trevi illustrerà la rappresentazione del sé secondo Rousseau. L’opera di Rousseau denuncia e condanna l’apparenza menzognera della società moderna. Trevi porterà avanti un ragionamento che dal tema delle disuguaglianze arriva ad analizzare le dicotomie menzogna-verità, libertà-schiavitù, in primis nella rappresentazione del sé.

Il 19 ottobre Paolo Rumiz parlerà di “Europa, l’emozione perduta”. Secondo lo scrittore l’Europa manca di narrazione, un vuoto che è possibile riempire solo viaggiando e ascoltando la voce dei popoli, descrivendo città e paesi, fiumi e montagne. Rifacendosi alla storia e al mito.

Il 20 ottobre , Valerio Magrelli e Martin Rueff ne il “Nostro Rousseau” si confronteranno in un dialogo aperto sull’influenza che il filosofo ha avuto nelle loro opere e idee.

L’ultimo appuntamento, il 27 ottobre vedrà Maurizio Ferraris impegnato a raccontarci cosa scriveva Voltaire a Rousseau in “Camminare a quattro zampe: Voltaire e Rousseau”. «Ho ricevuto il vostro nuovo libro contro la razza umana, e ve ne ringrazio. Non fu mai impiegata tanta intelligenza allo scopo di definirci tutti stupidi. Vien voglia, leggendo il vostro libro, di camminare a quattro zampe.» Il libro era il Discorso sull’origine della disuguaglianza tra gli uomini, e vale la pena di rileggerlo col senno di poi, per capire chi aveva ragione.

di Antonella Gilpi