Venti giovani talenti selezionati per il Master Estivo del l’ I Tennis Campus

Venti tra ragazzi e ragazze della classe 2008 avranno l’opportunità di poter vivere un’esperienza unica. Quella di partecipare al Master Estivo dell’ I Tennis Estivo, la prima accademia totalmente benefica, che ha come principale obiettivo quello di sostenere i giovani atleti e dar loro la possibilità di migliorare il loro talento.

I venti ragazzi hanno dovuto superare una selezione in tutta Italia e alla fine i migliori potranno allenarsi con degli ex campioni dal passato illustre.

Infatti ad accompagnare il loro percorso formativo ci saranno tra gli altri anche Emilio Sanchez, giocatore spagnolo che raggiunse la settima posizione nella classifica ATP  e nel corso Master si alterneranno altri grandi protagonisti del mondo della racchetta come Gipo Arbino, Lorenzo Sonego.e l’australiano Pat Cash.

I ragazzi, provenienti da tutte le regioni italiane, domani raggiungeranno il Forte Village Resort a Santa Margherita di Pula sede dell’ I Tennis Campus dove si tratterranno fino al 25 luglio.

Durante il periodo di allenamento si terrà un torneo di singolare maschile e femminile, dove i venti ragazzi competeranno per guadagnarsi l’accesso alle selezioni finali del 2022 per le borse di studio LTC.

I quattro finalisti maschili e femminili inoltre saranno ospitati alle ATP Finals di Torino e premiati con due e-bike e monopattini elettrici offerti dagli sponsor.

“Ritengo che questi giovani tennisti siano stati fortunati – ha sottolineato l’assessore al Turismo Alberto Sacco – perché attraverso la Tennis Foundation potranno vivere un’esperienza meravigliosa di crescita sportiva. Vorrei ricordare  che nel mese di novembre Torino diventerà la capitale mondiale del tennis grazie alle ATP Finals, evento che ospiteremo per cinque anni, e le partite dell’Italia in Coppa Davis. Per l’organizzazione di questi due eventi Torino ha dovuto fare una lunga battaglia e alla fine ci siamo riusciti. Vorrei augurare a questi ragazzi e ragazze di poterli vedere giocare ad alti livelli perché vorrebbe dire che in parte avrebbero realizzato i loro sogni”.

Marco Aceto