Geografie, una musica senza confini

Il tema dell’edizione 2019 del Festival MITO SettembreMusica che per il tredicesimo anno unisce Torino e Milano è Geografie.
Il festival – in programma fino al 19 settembre – diventa un’occasione per esplorare il repertorio delle diverse scuole nazionali che hanno segnato la storia della musica, accanto alla produzione contemporanea di compositori.
Un cartellone che spazia dall’Europa alle Americhe fino ai paesi del Sol Levante ma anche luoghi immaginari, in cui la musica costruisce una connessione indelebile fra paesaggi simbolici, emozioni, spazi di vita e di memoria.
«La globalizzazione e la trasformazione digitale hanno cambiato il nostro modo di metterci in relazione con lo spazio – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande – Le giovani generazioni hanno infatti un’idea della geografia piuttosto diversa rispetto a quella dei loro padri: declinando il tema portante Geografie, quello che fa MITO nel 2019 è dunque viaggiare nello spazio, avanti e indietro lungo la storia, per recuperare luoghi, tradizioni, appartenenze, lingue musicali che hanno segnato le diverse culture del pianeta».

Nicola Campogrande

Sono 128 gli appuntamenti – tra Torino e Milano – tutti con programmi appositamente ideati e proposti da alcuni tra i più importanti musicisti internazionali, alternati alle forze musicali torinesi e milanesi di maggior prestigio. Ampiamente apprezzate negli anni scorsi, sono confermate le introduzioni all’ascolto – affidate a Stefano Catucci e Carlo Pavese a Torino e a Gaia Varon e Luigi Marzola a Milano – per offrire al pubblico una comprensione più approfondita.
Il programma del Festival abbraccia anche quest’anno un arco temporale molto ampio: da Palestrina a Bach, da Händel a Beethoven e Brahms, fino al Novecento di Gershwin e Bernstein, per arrivare ad oggi, con brani di 127 compositori viventi, fra cui Steve Reich, James MacMillan, Geoffrey King, Chick Corea, Pascal Proust, Gavin Bryars, Caroline Shaw, Rolf Martinsson e Julia Wolfe. Molte le prime esecuzioni assolute, europee e italiane, fra cui spiccano Perpetulum di Philip Glass, co-commissionato da MITO per il Third Coast Percussion; l’Ouverture en forme d’étoiles per orchestra di Régis Campo; il Path of Miracles di Joby Talbot, dedicato al Cammino di Santiago di Compostela e affidato ai cantori di Tenebrae diretti da Nigel Short; il brano Jook-urr-pa, composto e eseguito dal violoncellista Giovanni Sollima. Ad esse si aggiungono quelle di brani di Qigang Chen, Chris Rogerson, Jennifer Higdon, Giulio Castagnoli (con una commissione del Festival), Tatev Amiryan, Tomislav Šaban, David Skidmore, Devonté Hynes, Raffaele Cifani, Lorenzo Fattambrini, Fela Sowande e Samuel Akpabot.

Fra gli ospiti di MITO spicca la presenza di grandi stelle del pianoforte come Martha Argerich, le sorelle Katia e Marielle Labèque, Alexander Romanovsky, Olli Mustonen e Alessandro Taverna. Oltre a loro anche i violoncellisti Giovanni Sollima, Mario Brunello e Daniel Müller-Schott, il violista Nils Mönkemeyer, il chitarrista Sean Shibe, la trombettista Tine Thing Helseth e il Third Coast Percussion. Infine, spazio alle grandi voci con i soprani Rachel Harnisch e Zuzana Marková, il baritono Roberto De Candia, il controtenore Antonio Giovannini e i sedici cantori di Tenebrae.
Fra gli appuntamenti più attesi di MITO, sabato 7 settembre a Torino e domenica 8 settembre a Milano, c’è il Giorno dei cori. Nel 2019 i cori sono quindici, non solo italiani e distribuiti in dieci concerti. Tante le formazioni coinvolte, a cominciare dal Coro del Friuli Venezia Giulia diretto da Cristiano Dell’Oste e affiancato dal violoncellista Mario Brunello. Tutte le voci si riuniranno poi a fine giornata per cantare insieme al pubblico e al Coro Giovanile Italiano guidato da Michael Gohl in MITO Open Singing.
MITO SettembreMusica, che gode del contributo del Ministero per i beni e le attività culturali, è realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino e da I Pomeriggi Musicali di Milano e grazie all’impegno economico delle due Città, con la partnership Intesa Sanpaolo, con il sostegno di Compagnia di San Paolo e degli sponsor Iren, Lavazza, Pirelli, CNH Industrial Village, Fondazione Fiera Milano e al contributo di Fondazione CRT e OGR – Officine Grandi Riparazioni.
La Rai si conferma Main Media Partner del Festival con Rai Radio 3 e Rai Cultura, così come è rinnovata la strategica Media Partnership con i quotidiani La Stampa e il Corriere della Sera e con la Radiotelevisione svizzera – Rete Due.
I concerti pomeridiani e gli spettacoli per bambini sono proposti a 5 euro. I biglietti per i concerti serali vanno da 10 a 30 euro (ma chi è nato dal 2005 paga solo 5 euro), mentre quelli per i concerti serali diffusi nel territorio metropolitano costano 3 euro.
Info: www.mitosettembremusica.it

a cura di Michele Chicco