Inaugurata la sede espositiva dell’Archivio “Mai Visti”

La nuova sede espositiva dell’Archivio Mai Visti della Città di Torino, Divisione Servizi sociali, è stata inaugurata questa mattina in corso Unione Sovietica 220 all’interno dell’antico complesso del Regio Ospizio dei Poveri.

Moltissimi i partecipanti tra i quali alcuni degli autori delle opere in mostra: Gaetano Carusotto, Lorenzo Filardi, Silvio Vaudano e Gian Maria Vablais, che sono stati salutati da Sonia Schellino, assessora al Welfare.

“Queste opere sono il frutto di talenti straordinari, espressi da persone che seppure toccate dalla sofferenza riescono a dare voce alla loro anima, alla loro sensibilità. L’arte è cultura e un artista è tale indipendentemente dalle sue difficoltà. Sono tele che dovrebbero essere ammirate in un museo” ha sottolineato Schellino.

I nuovi spazi sono situati all’interno della grande struttura conosciuto come “Poveri vecchi” e ospitano la mostra collettiva Avamposto. L’esposizione è promossa e curata dal servizio Passepartout della Divisione Servizi sociali della Città di Torino, in collaborazione con l’associazione Forme in bilico, ed è stata inserita nel circuito di Torino Design of the City – Heritage. La rassegna sarà aperta al pubblico fino al 30 novembre.

La mostra, che valorizza il patrimonio storico dell’Archivio Mai Visti costituito da opere realizzate da autori irregolari per incoraggiare il processo di inclusione e divulgazione a sostegno di artisti con disabilità o disagio psichico, presenta al pubblico una selezione di opere pittoriche e di design di artisti provenienti da collezioni pubbliche e private regionali, aderenti al progetto “Mai visti altre storie” e custodite nell’archivio.

Si possono ammirare le opere di Rossella Carpino, Gaetano Carusotto, Enrico Depetris, Lorenzo Filardi, Primo Mazzon, Aldo Turco, Gian Maria Vablais, Silvio Vaudano e alcune serigrafie, a tiratura limitata, realizzate con il progetto/mai print/ a cura di Arteco con la collaborazione di Print About Me.

“Questo patrimonio artistico – ha precisato Roberto Mastroianni, filosofo e critico d’arte – rappresenta un unicum europeo in cui viene messo in risalto il valore estetico dell’opera che genera bellezza, valore oggi preso come riferimento per costituire un patrimonio al pari dell’arte contemporanea”.
L’ingresso alla mostra è gratuito. Le visite guidate si possono prenotare a artenne.artenne@gmail.com

Per informazioni
Servizio Passepartout – corso Unione Sovietica 220/d
(ingresso accessibile via San Marino 10)
tel: 011.011.28069